La Storia di Monica – Cap. 4.4 – Olivia e Natsha
Data: 18/07/2024,
Categorie:
Lesbo
Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu
... dovevo avere fretta. Continua così a scopare il culo d’Olivia facendola godere come piaceva a me, rallentando ogni volta che s’avvicinava all’orgasmo, per poi riprendere con ancora più foga. Alla fine però la vidi irrigidirsi un attimo prima d’arrivare all’apice del piacere, e non mi rimase che passarle una mano sulla micia per poterlo assaporare. “Olivia c’è qualche tua collega come te, intendo che le piacciono le donne ?” le chiesi mentre si rivestiva di quel poco che aveva. “C’è Natasha, a lei piace essere sia attiva che passiva, basta lesbicare.” “Perchè non la mandi qui da me ?” domandai per poi rivolgermi a Tommaso “Tu hai qualcosa in contrario se continuiamo ?” “No anzi….” Mi rivestii in tutta fretta, ma solo dopo essermi fissata in vita uno strap-on preso dalla scatola dei giochi, per poi sedermi e aspettare Natasha. La ragazza arrivò dopo pochi minuti, e mi piacque subito moltissimo. Ad una faccia da ‘brava ragazza’ faceva da contrasto con un completo intimo davvero striminzito di pelle nera, ma soprattutto le calze a rete larghe e gli stivaloni fin sopra il ginocchio. Come aveva fatto poco prima Olivia, anche Natasha iniziò a spogliarsi muovendosi in modo sensuale, ma a differenza della mulatta lei era meno volgare, e molto più eccitante. Quando fu nuda, si sedette vicino a me e prese a toccarsi il seno e l’interno delle cosce, sino a quando non alzai la gonna mostrandole lo strap-on. ‘Perchè non mi fai vedere quanto sei brava ad usare la ...
... bocca.’ le dissi indicando il fallo che avevo legato fra le gambe. Lei s’inginocchiò davanti a me e, dopo avermi un veloce bacio in bocca, prese quel membro fra le labbra, simulando un perfetto pompino. Il vederla comportarsi come se io fossi un uomo, m’eccitò tantissimo, e non potei resistere alla tentazione di scoprirmi il seno per toccarmelo, giocando con i capezzoli turgidi. Senza che avessi detto nulla, Natasha s’alzò per impalarsi sul fallo, che le scivolò dentro senza troppa resistenza, così potei allungare le mani e toccarle il culo. ‘Vuoi che dopo ti scopi ?’ mi chiese sommessamente facendo sì che Tommaso non la sentisse. ‘Certo che si, adesso però voglio scoparti io.’ le risposi sfiorandole il buchetto con le dita. Natasha mi cavalcò a lungo, prima di mettersi carponi sul divano e far sì che fossi io condurre il gioco. Gioco che guidai ben volentieri, senza mai forzare troppo il ritmo, godendo con lei d’ogni suo gemito di piacere. La ragazza venne dando un paio di spinte all’indietro, quasi avesse paura di rimandare il suo orgasmo, non sapendo quanto volevo prendere il suo posto. Mentre Natasha si sedeva sul divano, mi slacciai lo strap-on per poggiarmi al suo fianco, ma soprattutto mettere il fallo fra le nostre bocche. ‘Non vuoi sentire com’è dolce il tuo orgasmo ?’ le domandai dando una leccata al finto pene. ‘Certo che si.’ mi rispose facendo lo stesso ‘Però mi piacerebbe che sapesse anche di te.’ ‘Allora indossalo.’ conclusi sfilandomi nuovamente la gonna, e ...