1. Giornalista di guerra


    Data: 15/07/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Autore: darksideof84, Fonte: RaccontiMilu

    ... pietà?”
    
    Sara aveva completamente dimenticato il fatto. Era vero, le avevano lanciato un qualcosa nella stagnola per rifocillarsi, ma non ricordava. Era sicura di non aver mangiato nulla, morta di fame com’era, ma era altrettanto sicura di aver toccato ed avvicinato a se quel pasto prima di svenire. Che fine aveva fatto? Cosa doveva inventarsi ora per riaverlo?
    
    “M-m-mi sono addormentata, non ho mangiato, scusate. Potrei riaverlo per piacere?” piagnucolò la giornalista.
    
    “Negro, la schiava ci sta forse dicendo che le abbiamo rubato il pasto? Che non siamo stati gentili con lei?” “Ci vuole fregare, ti avevo detto di non essere misericordioso con lei, io fotto lei, non lei fotte me!” abbaiò l’uomo.
    
    “Fanculo troietta. Ci stai dicendo che ti abbiamo fregato. Puoi anche morire di fame. Andiamocene cazzone” rispose improvvisamente dura la mistress, alzandosi e prendendo l’uomo incatenato dal suo arnese.
    
    Sara era disperata, i crampi stavano tornando e non voleva far sentire il rumore del suo stomaco. Ma non poteva rimanere da sola, sarebbe morta. “A-a-aspettate, non lasciatemi sola, vi prego…ho fame.” disse Sara, vergognandosi come non mai.
    
    Samantha si fermò. “Perchè dovremmo ripensarci schiava? Ci vuoi solo fregare dopo tanta bontà”.
    
    Sara fece leva sull’istinto di sopravvivenza, affondando la sua dignità. Abbassò gli occhi e disse “faccio un pompino all’omone in cambio del cibo di ieri.” Samantha sghignazzò, dando le spalle al letto e piegandosi verso l’arnese ...
    ... dell’omone. Tra i suoi tondi e pieni glutei bianchi spuntava un grosso plug nero, dalla base grande e disegnata. La donna cominciò a sputare sulla cappella dell’uomo succhiando velocemente, dandogli schiaffi sulle palle. “Se penso di vedere un pompino, non starò di certo ad aspettare te” rispose aspra la donna ancora salivando, tenendo energicamente il cazzo in mano. “Forza andiamocene da questo cazzo di posto” riprese, rialzandosi e tenendo l’uomo solo per la cappella del suo cazzo. L’uomo sussultò un attimo.
    
    Sara vide i due girarsi e partire ed iniziò a piangere. Per lei sarebbe stata la fine da sola in quel luogo. Non sapeva nemmeno dove fosse il maggior Smith, se era ancora lì e se l’avrebbe mai rivista.
    
    “Vi pregooo” urlò la giornalista e fece qualcosa d’istintivo, senza pensarci. Si girò sul letto, mettendosi a 90 gradi ed esponendo le sue grazie. “Vi pregooo” continuò. Samantha si fermò girandosi ed il suo viso si illuminò in un istante. Col il suo pollice continuò a massaggiare la cappella dell’omone.
    
    Tornarono indietro e la mistress, con la mano libera, accarezzo le natiche della donna, passando poi con l’esterno della mano verso l’interno coscia. Con l’indice della mano tastò le grandi labbra della donna dandole uno schiaffo affinchè aprisse di più le gambe, abbassando il busto. Sara obbedì.
    
    “Che cosa mi vuoi dire cagna?” riprese calma la donna. “Vi prego, datemi da mangiare, poi lui mi può riscopare.” disse Sara.
    
    “Lui Può? Ci stai dando ordini e dicendo ...
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