Giornalista di guerra
Data: 15/07/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Autore: darksideof84, Fonte: RaccontiMilu
... quello che dobbiamo fare cagna?” continuò la mistress. “Io ti dò da mangiare, io ti dico cosa farai. O io me ne vado ed io ti abbandono qui al tuo destino.” abbaiò decisa la donna.
Sara ebbè un breve tremolio, respirando profondamente. Passarono alcuni secondi e poi, sempre nella posizione a quattro zampe, rispose “V-v-va bene”.
Samantha le mollò una sculacciata sulla natica destra, le prese le grandi labbra con una mano chiudendole in un pizzico e poi disse “girati cagna”.
Quello che avvenne sciccò Sara. La donna fece due passi arrivando a pochi centimetri da lei. Poi alzò la testa ed allungò una mano, tornando con un qualcosa nella stagnola. Il suo pasto era ed era rimasto sopra la sua testa per tutto il tempo e Sara non se ne era accorta, arrivando a vendere se stessa! Imprecò in silenzio, maledicendosi, mentre con entrambe le mani prendeva il pasto in mano alla donna. Era una stupida, era una dannata poco di buono!
Samantha ritrasse all’ultimo la mano, guardando la ragazza dicendo “Cagna, abbiamo un patto? O sei morta.”. Sara serrò la mascella fissando la donna e, dopo pochi secondi che sembrarono interminabili, fece un lievissimo cenno affermativo con la testa. La stagnola tornò nelle sue mani e, in 5 minuti, Sara divorò ferocemente quell’abbondante panino, come se non mangiasse da una vita.
Samantha la guardò e disse “ora che la cagna è sazia, la cagna deve lavorare. Torniamo tra un’ora. Devi essere a 4 zampe e ti voglio sentire già abbondamente ...
... bagnata. E’ meglio per te se non disobbedisci!” ed andò via con l’omone, tirandolo stavolta per la catena.
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L’ora fu lunga e Sara ebbe modo di pensare. Passò tutta l’ora come ordinanto da Samantha mettendosi già a quattro zampe e cercando una posizione comoda. Aveva il terrore di vederla spuntare all’improvviso facendosi trovare impreparata. La parte difficile era eccitarsi in un momento così difficile. Tremava, tutto il sangue era al cervello, sentiva un leggero freddo di paura, era impossibile lasciarsi andare. Chiuse gli occhi, adeguò il respiro, cercò di scacciare i continui pensieri. Le venne in mente il Maggiore Smith che le diceva di lasciarsi andare; le venne in mente il maggiore Smith che si faceva inculare da SSamir ed ebbe un brivido. Le venne in mente il maggiore Smith prima di essere rapita, imprigionata in una gogna con quel culone esposto al pubblico uso. Ed iniziò a sentire caldo, col dito che leggermente cominciò ad entrare nella sua vagina bagnandosi, per poi navigare verso l’esterno, verso le labbra, finendo per toccare e fermarsi sul clitoride. Doveva restare calma, dopotutto sarebbe stata solo una scopata come il giorno precedente. Alla fine era andato tutto bene, aveva goduto come mai ed ora era anche meno bloccata, poteva essere più comoda. Si fece coraggio…”Lasciati andare” pensò, ricordando il Maggiore.
Sentì i tacchi, il momento era vicino e si sgrillettò più velocemente per non farsi trovare ...