1. La prima volta di anna


    Data: 15/07/2024, Categorie: Prime Esperienze Autore: pennabianca, Fonte: Annunci69

    ... questa reciproca insoddisfazione. La sera lei si distendeva in poltrona a guardare la tv, mentre lui, da tempo aveva trovato un diversivo, navigare su internet. Una volta lei lo vide segarsi mentre guardava un film porno, rimase molto male, ma non disse nulla. Nel suo essere donna, e soprattutto semplice casalinga, non riusciva a capire come il suo uomo trovasse eccitante un porno. La seconda volta che lo vide andò su tutte le furie
    
    «Ma sei proprio un porco depravato e maiale!»
    
    Lo apostrofò duramente. Lui rimase un poco sorpreso dall’eccessiva reazione, ma lasciò perdere. Alcune sere dopo mentre facevano l’amore, lei stava godendo bene. Lui sembrava avere un qualche cosa di più quella sera. Mentre la prendeva distesa di lato da dietro, portò una mano sul viso di lei, cercò di infilarle un dito in bocca, e gli parlò sottovoce.
    
    «Chiudi gli occhi, immagina di succhiare un altro cazzo.»
    
    Lei si bloccò di colpo, accese la luce, e con occhi di fuoco lo aggredì verbalmente.
    
    «Porco maiale sudicio che non sei altro, ma per chi mi hai preso? Guarda che non sono una troia di quelle che guardi nel pc, io certe cose non le faccio chiaro? Come puoi chiedermi di succhiare un altro in tua presenza, ma che ti dice la testa?»
    
    Infuriata si girò dall’altra parte, e per alcuni giorni gli tenne un muso pazzesco. Era come se lui, gli avesse chiesto chissà quale sacrificio. Per circa due settimane lei, cercò di evitare di andare a dormire insieme a lui. O prima lei, o prima lui, e ...
    ... quando l’altro entrava nel letto, l’altro fingeva di dormire. Poi una sera lei era distesa in poltrona, faceva zapping con il telecomando, quando trovò un programma che parlava di coppie, di sesso fra coppie, di scambi, e tante altre cose tutte connesse alla vita a due. Avvicinò la poltrona per seguire meglio il programma. La conduttrice intervistava uno psicologo, che cercava di spiegare per quale motivo fra le coppie c’era la necessità di arrivare a questi diversivi. Lui la prese un poco alla larga, ma poi in definitiva arrivò alla conclusione, che dopo tanti anni di matrimonio il desiderio scemava, ucciso dal fatto che entrambi soggetti si sentivano sicuri. Non dovevano far altro che allungare le mani, e trovare sempre, o quasi il partner disponibile, quindi c’era la certezza di avere, che rendeva, alla fine superfluo ogni sforzo di sembrare diversi. Poi era la volta del sessuologo, che aggiungeva che anche con il tempo la stimolazione cambiava. Sapere con certezza dove il partner trova maggior piacere, col tempo rende tutto più facile, ma anche più monotono. Rimettersi in gioco, anche con la semplice fantasia, rende un rapporto fresco, vivo, sempre giovane. Evitare i luoghi comuni, cercare sempre di diversificare, anche il modo, il luogo, dove si consuma il rapporto, rende lo stesso diverso, più intrigante. Essere complici, era, a detta di lui, fondamentale. Arricchiva qualunque rapporto, anche quelli più datati. Anna era attentissima, l’argomento le piaceva tantissimo. ...
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