1. La prima volta di anna


    Data: 15/07/2024, Categorie: Prime Esperienze Autore: pennabianca, Fonte: Annunci69

    ... passione. Non era un super dotato, il suo cazzo era assolutamente nella norma, ma lo sapeva usare benissimo. Lei questo lo aveva sempre apprezzato molto. Nel momento in cui stava godendo, Anna prese la mano di Mario, infilò due dita in bocca, incominciando a succhiarle, come se stesse facendo il più bel pompino della sua vita. Lui rimase basito, era chiaro che lei aveva intenzione di giocare. Ma come muoversi? Dopo la passata esperienza, si rese conto che un movimento errato, una frase sbagliata, e tutto sarebbe andato a puttane. Anna percepì l’indecisione del suo uomo.
    
    «Dai scopami. Ho voglia di godere. Mio marito non mi scopa da giorni, è per questo che sono venuta in questa spiaggia di nudisti, per rimediare un cazzo che mi faccia impazzire.»
    
    Anna pronunciò questa frase d’un fiato, incredula lei stessa, di come le parole le fossero uscite di bocca. Lui a bocca aperta la guardava, come se fino a quel momento non avesse veramente conosciuto questa donna, poi replicò.
    
    «Certo che ti scopo. Vedrai che quando torni da quel cornuto, ti sentirai piena di sborra, ti avrò soddisfatto ogni voglia.»
    
    Mentre parlava non toglieva gli occhi dal suo viso, che si illuminò nel sentire quella risposta.
    
    A quelle parole, fece seguito un ritmo molto intenso e continuo, come amava scopare Mario. Lei ora voleva rompere gli indugi.
    
    «Dai fammelo sentire fino in gola! Scopami come un vero toro! Dai che vengo!»
    
    Urlò con tutto il fiato che aveva in gola. Lui la sbatteva con dei ...
    ... colpi tremendi, che scuotevano tutto il suo corpo, i piccoli seni, una seconda appena venivano sbalzati verso l’alto con forza. Il bacino urtava con un colpo duro contro il monte di Venere di lei, che finalmente si lasciò andare in un ulteriore urlo liberatorio. Rimase inerte come una bambola di pezza, incapace di avere una qualsiasi reazione, ma anche lui era arrivato al momento del suo piacere, la fissò negli occhi.
    
    «Si eccomi, ti sborro dentro! Vengo così ti metto incinta, tanto c’è quel cornuto di tuo marito, che lo crescerà questo figlio.»
    
    Le inondò la fica ben sapendo, che lei prendeva la pillola, ma era sempre un’emozione continuare il gioco. Le inondò veramente la fica. Una sua caratteristica, era la quantità industriale di schizzi, che lui aveva al momento dell’orgasmo. Passarono il resto della giornata distesi al sole. Lentamente lei riuscì a rilassarsi. Era piacevole sentire il sole accarezzarti la pelle, sentire il caldo sul seno, aprire le gambe sentire il caldo del sole, sulle grandi labbra della vulva aperta. Parlarono tantissimo, come era loro abitudine. Lui le chiese come mai aveva cambiato idea. Lei gli raccontò del programma, del fatto che lo amava, e che se lui era questo che voleva, pur non sapendo assolutamente, ne in che modo, ne dove, ne se poi ci sarebbe riuscita, però lo avrebbe assecondato, doveva solo avere un poco di pazienza. Mario l’aveva baciata e stretta forte a se.
    
    «Io pure non ho la più pallida idea di come, quando, e dove, una simile ...
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