1. Damiano, la sua fidanzata e l'altra


    Data: 08/09/2018, Categorie: Maturo Hardcore, Comici Autore: PippoScazzi, Fonte: xHamster

    ... notte scorsa e non era nemmeno tanto arrapato.
    
    «Voglio che stasera, quando arrivi da lei, tu sia completamente svuotato e non abbia voglia di fare nulla.» Gli calò giù i pantaloni e le mutande, e si inginocchiò prendendo in mano il pipino moscio.
    
    Non era quello il momento, Damiano non avrebbe voluto fare sesso adesso.
    
    «No, Martina, lascia stare. Non mi va.»
    
    Lei sembrava sorda e, incurante, glielo prese in bocca fino alle palle. Il contatto della cappella con la mucosa calda e umida della cavità orale di Martina gli fece cambiare idea. Un impulso di godimento a****lesco si impadronì del suo uccello che, rapidamente, iniziò a gonfiarsi. Diventò così duro e grosso che non entrava più tutto dentro la sua bocca. Martina succhiava la cappella e faceva roteare la lingua tutt’intorno, mentre con la mano aveva afferrato l’asta e tirava la pelle su è giù. La goduria di Damiano aumentò quando vide che lei non indossava le mutandine. Inginocchiandosi aveva allargato le gambe mettendo in mostra il piccolo cespuglietto che aveva tra le gambe.
    
    In quel momento capì che il pompino, per quanto straordinario, non sarebbe stato sufficiente. La voglia di affondare il cazzo dentro la fica divenne insopprimibile. Alzò il baby doll, palpò il culo e poi le mise una mano tra le cosce, cercando di allargare grandi e piccole labbra, fino a trovare il grilletto magico.
    
    «Vieni, alzati, ti voglio scopare!»
    
    «Sei un porco», disse Martina mentre si alzava. Si tolse il Baby Doll e si ...
    ... distese sul tavolo della cucina allargando le gambe. La sua fica fu ben visibile a Damiano, il quale, avendo il cazzo ben lubrificato dalla saliva della sua amante, non ebbe problemi a spingere dentro la nerchia. Ogni volta che entrava dentro era come un miracolo. Si sentì in paradiso e avrebbe voluto prolungare quel momento all’infinito.
    
    «Prendimi in mano le palle.»
    
    Martina eseguì l’ordine diligentemente, adorava prendere in mano il suo scroto mentre il cazzo entrava e usciva dalla fica, e non c’era nulla di più eccitante di sentire i mugugni di godimento del suo uomo. Ma d'improvviso si ricordò che quella sera un'altra troietta da quattro soldi avrebbe vissuto una tale intimità. «Damiano, fermati, aspetta a venire.»
    
    Fermò l'uccello piantato tutto dentro. «Oh, amore, lo sai che mi stai facendo godere.»
    
    «Aspetta, voglio essere leccata.»
    
    «Oh sì, sei una porca. Vuoi godere come una vera troia in calore!»
    
    «Sì, sono la tua puttana. Stasera quella stronza della tua fidanzatina dovrà sentire il sapore della mia fica sulla tua bocca, promettimelo!»
    
    Quando un uomo ha il cazzo dentro la passera potrebbe vendersi anche la mamma.
    
    «Sì, te lo prometto, le farò assaggiare gli umori che sgorgano dalla tua fica bagnata.»
    
    Tirò fuori l’uccello e si mise seduto mentre lei era ancora sdraiata sul tavolo a cosce aperte. Infilò la lingua nel vestibolo della vagina e premette il mento con forza, per succhiare i liquidi densi che colavano fuori. Poi salì su seguendo il profilo ...