1. MIA MADRE PARTE SECONDA


    Data: 14/07/2024, Categorie: Masturbazione Maturo Sesso Interrazziale Autore: gianniambrosoli, Fonte: xHamster

    ... preferisci”.
    
    “E tu lo sai bene porcone mio”.
    
    “E’ stato tuo marito a farti per la prima volta il CULO?”.
    
    “No, anche quando mi sposai ero terrorizzata”.
    
    “Ed allora chi te l’ha sfondato?, chi ti ha fatto diventare la mia adorabile
    
    rottinculo”.
    
    “E’ stato un uomo bellissimo che incontrai al mare la prima estate dopo il matrimonio; avevo saputo che quel PORCO di mio marito mi tradiva, decisi di vendicarmi quindi accettai di andare a casa di questo ragazzo, bello come un dio greco; appena arrivati mi stese sul bordo del letto, mi divaricò le cosce e mi leccò così bene che mi ritrovai subito con la fica fradicia, proprio come sono adesso dopo la tua lappata e le tue parole, in un baleno si svestì e mi infilò nella pancia una varra di trenta centimetri, mi sembrava di impazzire tanto era bello, mi pompò a lungo, io non connettevo più, poi con estrema dolcezza mi sollevò le gambe e mi fiondò nel culo la sua enorme mazza, fu incredibile, non sentii dolore ma solo un piacere immenso che mi fece venire subito; da quel giorno, ogni volta che andavo da lui, e ci andai per almeno altre venti volte, mi facevo inchiappettare, ed ora, come sai bene, sono diventata una fanatica dell’inculata”.
    
    Ed io ne sono felicissimo, ho sempre pensato che il vero modo di POSSEDERE una
    
    donna é quello di schiantarglielo tra le chiappe, e con te é ancora più bello
    
    perché hai un culo che é una vera calamita per il cazzo, dimmi, dopo quella prima
    
    volta, quanti altri hanno goduto in ...
    ... questo culone?”.
    
    “Solo mio marito, quando capii cosa mi perdevo, lo diedi anche a lui, adesso però basta parlare, vieni a mettermelo in bocca, voglio sentire il sapore del tuo cazzo”.
    
    Angelo era infoiatissimo, mi ha portato l’asta all’altezza delle labbra, l’ho
    
    afferrato, gli ho tirato giù la pelle e ho cominciato a far roteare la lingua
    
    sulla sua capocchia paonazza, poi lentamente mi sono fatta scivolare in bocca
    
    quasi tutta la varra e fissandolo negli occhi, ho dato inizio ad un delicatissimo
    
    golino.
    
    “Sei bellissima, sei un tesoro, sei la fine del mondo”, biascicava l’amore mio mentre si gustava il succoso bocchino.
    
    Era in estasi più totale, si è fatto spompinare per oltre dieci minuti, poi ha detto: “Adesso sono io a dire basta, ora ho voglia di fotterti”.
    
    Ha estratto la nerchia dalla mia bocca, si è posizionato tra le mie cosce e con
    
    un solo colpo me lo ha infilato nella spacca, cominciando a chiavarmi come un
    
    ossesso.
    
    “Dio, che bello, dai pompami, sbattimi, sei il mio toro da monta ed io sono
    
    la tua vacca”, gli ho urlato.
    
    Queste parole lo hanno eccitato ancor di più, allora ha cambiato ritmo, non più
    
    colpi a ripetizione sferrati come un indemoniato, ma penetrazioni cadenzate,
    
    violente, che mi squassavano il corpo.
    
    “Ti piace?, così va bene amore mio?, sei una troiona, sei la mia zoccolona,
    
    ti sfondo l’utero, voglio fartelo arrivare allo stomaco, chiavona”.
    
    “Godiamo, dai godiamo, non resisto più, godiamo insieme, però ...