1. Vacanze al Cairo - Capitolo sette


    Data: 14/07/2024, Categorie: Anale Hardcore, Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... Disse: “Ti insegnerò come tuffarti bene.”
    
    Scelto un punto abbastanza tranquillo della piscina, mi disse di stare in piedi sull'orlo con le dita dei piedi verso l'acqua.
    
    “Ora, metti le mani ai tuoi fianchi e rimani dritto in piedi.”
    
    Feci come mi diceva e sentii la sua mano piatta tra le mie scapole.
    
    ‘Cristo!’ Pensai : ‘Questo me lo farà diventare duro se non sto attento!’
    
    “Ok.” Continuò Michele: “Ora alza le braccia in modo che coprano le orecchie e piega un po’ in avanti le ginocchia. Quando ti senti bilanciato, spingi con le gambe più che puoi.”
    
    Nonostante due o tre tentativi non riuscivo semplicemente a farlo.
    
    “Aspetta!” Mi disse lui esasperato: “Preparati.”
    
    Ancora una volta feci come mi aveva detto, Michele mise di nuovo una mano in mezzo alla mia schiena e l'altra sul mio stomaco.
    
    “Forza! Vai!” Gridò mentre mi spingeva per la schiena, faceva scivolare l’altra mano in giù sul mio stomaco e dava un una stretta rapida alle mie palle! La mia naturale reazione a questo fu chiaramente che dovetti saltare, nel fare così calciai indietro le gambe e feci il miglior tuffo che avessi mai fatto. Al costo comunque di un cazzo che rapidamente si induriva, nascosto fortunatamente sotto l'acqua.
    
    Tossendo e biascicando ritornai in superficie e lo vidi piegato in due che rideva sul bordo della piscina.
    
    Mi arrampicai fuori dell'acqua e mi misi dietro di lui: “Bastardo!”
    
    “Comunque ha funzionato, non è vero?” Rise: “Vuoi provare ancora?”
    
    Lo rifacemmo ...
    ... tre o quattro volte prima che la mia erezione divenisse troppo grossa per poterla nascondere, dopo di che cominciammo a scherzare in acqua. Ma eravamo troppo esuberanti ed il rumore era fastidioso per cui dopo un po’ ci buttarono fuori. Comunque ci eravamo stancati, la cosa non ci dispiacque ed andammo a cambiarci.
    
    Una volta nello spogliatoio abbassai il mio costume al pavimento e ne uscii. Il mio uccello non era ancora diventato molle e puntava verso Michele.
    
    “Guarda, è colpa tua se è così. Facci qualche cosa!” Implorai: “Per favoreee!” Uggiolai.
    
    “Ok, se proprio devo…” Rispose fingendo noia.
    
    Si inginocchiò, lo prese in bocca e cominciò a succhiare, muovendo la lingua dentro ed intorno al prepuzio perché sapeva che mi piaceva. Inarcando la schiena ed afferrandogli i capelli con le due mani, chiusi gli occhi e mi lamentai incontrollatamente per il piacere.
    
    “Veeengooo!” Riuscii ad ansare poco prima di sparare il mio dolce succo di ragazzo nella sua gola. Michele riuscì ad ingoiare la maggior parte di quello che gli avevo dato e continuò a succhiare finché non mi sentii come se tutti i miei interni fossero stati estratti attraverso la mia verga. Controvoglia tolsi il cazzo ormai flaccido da lui e mi sedetti sulla panca per recuperare.
    
    Vedendo il suo attrezzo ancora molto rigido gli chiesi se voleva incularmi.
    
    “Non qui” Bisbigliò: “Troppo pericoloso, è possibile che qualcuno entri. Ti dirò cosa ho in mente, alzati.”
    
    Mettendosi in punta di piedi spinse ...
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