1. Vacanze al Cairo - Capitolo sette


    Data: 14/07/2024, Categorie: Anale Hardcore, Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... colpirmi, poi visibilmente si rilassò e mi baciò con rabbia sulle labbra.
    
    “Non farmelo mai più!” Disse e la sua voce tremava di emozione.
    
    “Dai!” Risposi, ancora scioccato per la sua reazione: “Stavo solo scherzando. Sai che non ti metterei mai sullo stesso piano di Anwar.”
    
    Mi sembrò di vedere delle lacrime scendergli sulle guance, ma accantonai l’idea, dovevano essere gocce d’acqua della doccia appena fatta.
    
    “Non penso che poter sopportare che tu trovi qualcun’altro.” Disse con voce seria come non l’avevo mai sentito.
    
    La rivelazione che Michele pensasse tanto a me da mostrare tanta emozione mi spaventò ed eccitò contemporaneamente. Nessuno, nemmeno mio padre, mi aveva mai parlato così e con tale onestà.
    
    Piuttosto sconcertato dissi in fretta: “Va bene, va tutto bene. Non c'è problema” e contemporaneamente gli arruffavo i capelli.
    
    Sentii la tensione andarsene dal suo corpo mentre lo stringevo a me.
    
    “Cazzo!” Gli gridai spingendolo via allegramente: “Cosa diavolo siamo? Uomini o dannati bambini?” Tentai di stringergli le palle, lui abilmente mi evitò e spiccò un salto planando sul letto. Mi sedetti sull'orlo del letto, misi una mano intorno alla sua vita e lo baciai sulle labbra il più leggermente possibile.
    
    “Va meglio ora?”
    
    “Sì. Vieni, andiamo.” Disse spingendomi via, ogni traccia di emozione ora era finita.
    
    L'incidente, anche se era durato pochi secondi, continuò a rimbalzare nella mia mente finché non smisi di pensarci. I dubbi persistenti sui ...
    ... sentimenti di Michele verso di me ora se n’erano andati, sostituiti dalla certezza che nel breve periodo della nostra conoscenza avevamo cominciato a preoccuparci moltissimo uno dell'altro ed avevamo paura uno per l’altro.
    
    Percorrendo il largo viale verso il Club di Heliopolis, ci fermammo al bar Palmyra e ci sedemmo sul marciapiede con le nostre 7-Up a guardare distrattamente il mondo che passava.
    
    Michele mi chiese: “Sei stato alla Mena House?”
    
    Risposi di no e che comunque non sapevo cosa fosse.
    
    Mi disse che era un grande albergo sotto le piramidi sulla Alexandria Road. Si diceva fosse stato il palazzo di un rajah indiano ma ora era un albergo ed era assolutamente fantastico. Una volta dentro era come girare in un vero palazzo.
    
    “Ok, possiamo andarci poi se vuoi, ma prima possiamo andare a nuotare? Sono sudato come un maiale.” (Ricordo di aver pensato che era una scelta di frase sfortunata considerando che eravamo in un paese musulmano!)
    
    Il tragitto fino al Palmyra Club era di due minuti ed un paio di minuti dopo ci eravamo cambiati ed entravamo in piscina. Invidiosamente guardai Michele tuffarsi di corsa nell'acqua e nuotare verso l’altro estremo della vasca. Stando in piedi sull'orlo della piscina mi tuffai e come al solito colpii l'acqua con la pancia. Ero così abituato ai miei terribili tuffi che non badai al dolore quando colpii l'acqua e nuotai verso Michele, raggiungendolo. Seduto sull'orlo Michele guardò il rossore sul mio stomaco e rise.
    
    “Vieni!” ...
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