1. Armonia e intesa


    Data: 12/07/2024, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... slip:
    
    ‘Mi piace molto, però mi piaci molto anche tu. Ho però l’impressione che tu mi voglia volutamente provocare’ – dissi io rompendo definitivamente gl’indugi mostrando adesso le mie reali intenzioni.
    
    ‘Per te &egrave soltanto un’impressione?’ – rispose lei piuttosto lusingata in attesa d’un mio successivo passo.
    
    ‘Roberto, su, dai svegliati. In questa via tutte ti mangiamo con gli occhi quando passi e pensiamo alla fortuna che ha Rossella di stare con te. Ne parliamo spesso con le altre negozianti e le commesse e non ce n’&egrave una che non si toglierebbe le mutandine per te. Tu sembra però che abbia occhi solamente per Rossella’.
    
    ‘Sì, &egrave così, forse non ho mai pensato di godere di tali attenzioni’.
    
    ‘Allora adesso guarda. Il mio seno ti piace?’.
    
    Così dicendo s’abbassò verso di me facendomi vedere i seni e i capezzoli, m’agguantò una mano e se l’infilò dentro il reggiseno sfregandola prima su d’un capezzolo e poi sull’altro, in seguito la guidò più in basso, prima lungo il corpo e poi sulle mutandine. A quel punto, mentre ormai mi sembrava che dentro i pantaloni, il mio ‘amico’ scoppiasse, infilai una mano lateralmente sotto lo slip e toccai i suoi foltissimi peli. Mentre la mano si spingeva oltre lei mi mise una mano sulla patta e cominciò a sbottonarmi un bottone dopo l’altro con un’insolita fretta. Ormai la mia mano era dentro di lei e le dita si muovevano come farneticanti, le toccavo le labbra per sentire quanto erano morbide e grosse, poi ...
    ... sondavo il clitoride per conoscere com’era. Lo agguantai tra due dita e lo sentii ingrossarsi e allungarsi. Le dita andavano su e giù con dolcezza, ma anche con decisione e il clitoride s’allungava sempre più. Lei dopo aver infilato la sua mano sotto le mie mutande, aveva tirato fuori il mio amico, che ormai non stava più dentro.
    
    Io m’alzai in piedi e l’aiutai a sbottonarmi i pantaloni, in un attimo ero nudo e il divanetto divenne un campo di battaglia. Lei non volle che la spogliassi e il fatto di frugarla sotto il completo mi faceva eccitare ancora di più, poiché vedevo e non vedevo, mentre la mia mano continuava il peregrinare dal seno alla nicchia sotto le mutandine. Intanto che leccavo e succhiavo i capezzoli osservavo il suo seno: aveva una taglia corrispondente alla quarta, però a dispetto della grandezza era sodo e sembrava stare su senz’alcuno sforzo, lo afferrai nelle mani e poi avvicinai la bocca a turno ai capezzoli. Leccavo e succhiavo e sentivo che s’allungavano nella mia bocca, la lingua era ormai schiava delle due piccole protuberanze e andava sempre più veloce, mentre continuavo a sentirne la lunghezza e la durezza. Anna frattanto mugolava dal piacere, nonostante ciò non stava certamente in posizione passiva, perché la sua mano si era impadronita del mio amico, dal momento che aveva cominciato con l’abbassarmi tutta la pelle fin dove era possibile e aveva così scoperto la punta facendo emergere il glande.
    
    Percepivo che la punta era diventata molto grossa e di ...