Ho scoperto di avere una suocera troia
Data: 12/07/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Amotuttodime, Fonte: Annunci69
... stava toccando i capezzoli mentre la sbattevo, e mi rispose a singhiozzi:"magari, se mi scopi così tutte le volte si, non vado via più!" e a quelle parole mi fece eccitare ancora di più. Scoparsi la madre e la figlia, una cosa da veri maiali. Pensavo che la notte mi sarei scopata la figlia e durante il giorno o nei momenti che mia moglie non c'era mi sarei fottuto la madre.
Continuai a pomparla per parecchio tempo. La feci mettere a pecora sul letto e la cosa la eccitò ancora di più. Le sputai addosso e sull'ano mentre la pompavo giù nella figa, oramai slargata; le infilai un dito dentro nel suo buco più stretto e la troia lo gradì moltissimo, poi due dita e poi tutta la mano. Alla zoccola di mia suocera gli piaceva fare entrare le cose grosse in culo. Levai la mano e ci appoggiai la mia cappella bagnata dai suoi umori. Il mio uccello venne risucchiato dal suo sfintere. La penetrai tutta fino in fondo tenendola per i fianchi. La cosa che mi eccitava di più, in effetti, era il fatto di scoparmi mia suocera la madre di mia moglie, mi sapeva d'incesto. Di una cosa talmente proibita e lussuriosa che mi faceva impazzire. Quante volte avevo letto storie di incesti ma ora una specie anche se indiretto lo stavo vivendo anche io e la cosa credetemi mi provocava sensazioni mai vissute.
Carla allungò la sua mano sul suo clitoride e iniziò a sfregarselo fino a quando una scossa improvvisa la paralizzò facendole bagnare tutto il letto. Ebbe un orgasmo impressionante. A quel grido ...
... di liberazione le volli venire subito anche io ma ero indeciso se riempirle il culo o la bocca, e optai per la seconda. La presi, la feci mettere in ginocchio, le piantai il mio cazzo in bocca fino in gola provocandole dei conati di vomito, le tenni ferma la testa e mi scopai la sua gola, fino a quando non ce la feci più e la riempì tutta gridando forte la mia voglia; lei rimase immobile e si fece riempire. Mentre venivo la guardai negli occhi, lei mi strinse l'uccello succhiandolo e svuotandomelo tutto dentro di lei.
Carla aspettò che avessi finito, poi guardandomi, mandò giù tutto, aprendo la bocca per farmi vedere che il mio liquido era stato ben gradito e me lo ricominciò a spampinare ancora provocandomi un altro forte orgasmo. Ci sdraiammo accanto. Io appoggiai la mia testa sul suo seno e lei come una madre mi accarezzava la testa sussurrandomi :" questo sarà il nostro segreto, potremo averci ogni volta che vorremo, che ne dici tesoro mio?" io a quelle parole mossi la mia mano e l'accarezzai li pube; lei aprì le gambe ancora, entrai con le dita dentro di lei, tirai fuori la mano me la leccai e le dissi:
"Si Carla non temere, ora avremo un sacco di tempo da recuperare insieme e il nostro segreto sarà il nostro segreto." Mi rimisi sopra di lei e la penetrai ancora per molto tempo. Venimmo un sacco di volte e ci addormentammo in un sonno profondo ,fino a quando la telefonata di Matilde ci svegliò; mi chiedeva se questa sera mi andava di andare a cena fuori, ovviamente ...