L'annuncio
Data: 10/07/2024,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: MatuR0ma, Fonte: Annunci69
La sezione massaggi del Messaggero riempiva un’intera pagina del giornale e molti annunci erano preceduti da una lunga serie di “A”, che servivano a guadagnare le prime posizioni nell’ordinamento alfabetico e dare quindi maggiore visibilità all’annuncio stesso. Saverio scartò i primi annunci perché la lunga sequenza di “A”, rendendo l’annuncio costoso per l’inserzionista (ogni A costituiva una parola e il costo dell’annuncio era proporzionale al numero di parole), faceva ipotizzare che la massaggiatrice esigesse una tariffa più alta per rientrare della spesa. Iniziò quindi ad esaminare gli annunci che si trovavano a metà rubrica, cercando di trovare qualche indicazione che guidasse la scelta.
Le inserzioniste si dichiaravano tutte giovanissime e pronte ad accontentare ogni desiderio senza fretta e Saverio si soffermò su un annuncio che dichiarava disponibilità ad effettuare ogni tipo di massaggio che, secondo la sua interpretazione, significava disponibilità ad avere rapporti anali.
Saverio andava pazzo per il culo, ma non aveva avuto nessuna esperienza di quel genere; anzi, non ne aveva proprio nessuna. Da adolescente aveva rischiato la cecità per l’elevata quantità di seghe, ispirate ad immaginari incontri roventi con donne supercarrozzate, come andavano allora di moda. Al cinema la sua musa ispiratrice era Jane Mansfield, bionda, burrosa e decisamente abbondante, mentre in televisione la danza di Abbe Lane, anche se non lasciava intravedere alcuna nudità, eccitava i ...
... suoi sensi con l’ondeggiamento della curve sinuose. Di reale, però, non era mai successo nulla. Non aveva una ragazza e le poche amiche che frequentava non sembravano disponibili a concedere alcunché, meno che mai quello che lui desiderava maggiormente.
A rendere ancora più difficile il suo svezzamento ci si metteva pure la timidezza che congelava qualsiasi suo tentativo di approccio con le ragazze facendolo affogare in discorsi impacciati e confusi o nel mutismo più assoluto.
Così aveva deciso di perdere la verginità ricorrendo ad una professionista, alla quale avrebbe potuto anche chiedere il tanto favoleggiato ingresso dal lato posteriore.
Aveva accumulato i soldi necessari mettendo da parte quello che poteva dalla paghetta mensile che riceveva dai genitori ed aveva telefonato a qualche numero preso dagli annunci per conoscere i prezzi praticati e ora, finalmente, l’importo accumulato era sufficiente.
Con una certa apprensione, inserì il gettone nel telefono pubblico per chiamare il numero dell’annuncio che aveva prescelto e, dopo pochi squilli, rispose una voce femminile che, con un accento di un dialetto del sud, gli comunicò l’importo richiesto e l’indirizzo da raggiungere.
La tariffa rientrava appena nell’importo che aveva messo da parte e l’indirizzo era quello di una via del centro, famosa perché negli anni precedenti all’entrata in vigore della legge Merlin era la sede di numerose case chiuse.
Trovare la casa non fu difficile e, una volta ottenuta ...