1. Ma che "culo"!


    Data: 09/07/2024, Categorie: Tradimenti Autore: maxborns4u, Fonte: EroticiRacconti

    Frequentavo un locale notturno nella mia città, il 'Moby', di proprietà di un amico.
    
    Musica dal martedì al giovedì. Sabato e domenica piano bar.
    
    Le bariste, sempre ragazze, cambiavano spesso. Sia a causa degli orari notturni, sia perché molti compagni o fidanzati non gradivano gli 'abitué' del locale.
    
    Con altri amici anch'io facevo tappa fissa prima di passare a locali più 'notturni'.
    
    L'ultima barista era una ragazza mora, capelli lunghi e neri, occhi scuri, carnagione olivastra, un metro e settanta circa, terza abbondante e un culo che parlava! Bello, tondo, alto. Sembrava disegnato da tanto era bello e perfetto.
    
    Lei lo metteva in mostra indossando sempre pantaloni aderentissimi e maglie corte sopra l'ombelico.
    
    Molti clienti la invitavano a uscire o ci provavano più o meno esplicitamente. Lei però sapeva i fatto suo. Concedeva qualche sorriso e piccole confidenze, ma poi teneva tutti al loro posto.
    
    Per me era un periodo di cambiamenti lavorativi e i pensieri giornalieri cercavo di metterli a dormire con il buio. La notte pensavo solo a rilassarmi con gli amici e qualche drink. L'ultimo dei miei pensieri erano le donne.
    
    Con Cinzia, la barista, ero educato, gentile ma distaccato.
    
    Una sera come tante, mentre aspettavo l'arrivo degli amici seduto al bancone sorseggiando il mio 'Laphoraig', lei sistemava un po' la sua postazione.
    
    C - "sei l'unico che non si è mai sbilanciato nei miei confronti. Meglio così."
    
    Io - "meglio così?! Cosa intendi? Non ...
    ... hai mi mai fatto un sorriso o una parola in più degli altri. Hanno tutti sbattuto contro il tuo muro ed io, che in questo momento ho altri pensieri, non ho certo bisogno di rimanerci male."
    
    C - "meglio così, perché io sono fidanzata e non voglio uscire con te. Mi piaci troppo e non riuscirei a resisterti, finiremmo sicuramente a letto."
    
    Ero spiazzato dalle sue parole. Poi di colpo - "allora non dire niente a lui, usciamo, andiamo a mangiare fuori, poi giro per locali della Versilia fino all'alba. A quel punto colazione e poi ti riaccompagno a casa e non ci proverò. Ma attenzione, anche non provare ad avvicinarti, baciarmi o toccarmi, perché non te lo permetterò."
    
    C - "però così mi destabilizzi. Non so cosa dovrei fare...."
    
    Io - "devi solo accettare e goderti la serata. Non ci proverò mai."
    
    Rimase sorpresa e dopo qualche mia insistenza accettò.
    
    La sera si presentò con una mini cortissima di pelle nera, sandalo tacco 10/12 e maglietta aderente (evidentemente) senza reggiseno.
    
    Avevo prenotato la cena in un ristorante sul mare. Niente di speciale, ma un bel panorama, cibo discreto e buon vino. Naturalmente io fui impeccabile, gentile ma senza battute spinte, provocazioni o tentativi di 'accorciare le distanze'.
    
    Cinzia era felice e rilassata.
    
    Mi fermai presso il cocktail bar di un amico, dove un buon caffè e il mio solito whisky ci allitarono il dopo cena.
    
    Continuavo a trattarla come UN amicO. Lei iniziava ad innervosirsi. Mi provocava accavallando le ...
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