1. Flux e Blade


    Data: 09/07/2024, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... esistenza. Io no. Io la volevo ritrovare. La volevo conciare per le feste e volevo sentirle gridare pietà, come io non avevo potuto fare a causa del trauma alle corde vocali che mi aveva procurato.
    
    Flux era divenuta un’ossessione. In poco tempo smisi di dedicarmi ai furtarelli, prediligendo la ricerca di buone fonti informative che mi permettessero di mappare la zona operativa di quella puttana allo stato liquido. Spesi una fortuna per permettermi un arsenale degno di tale nome. Pistola mitragliatrice Ingram, silenziata. Katana, Tanto ed esplosivi. Molti. Ma soprattutto, cercai qualcosa che mi permettesse di strapparle il vantaggio che aveva. Richiese qualche mese ma trovai qualcosa. Un particolare siero. Sparato da una pistola inucolatrice non più grande della mia mano, avrebbe inibito i suoi poteri per qualche ora. Andava bene.
    
    Ero pronto. Ma nel frattempo avevo continuato a dedicarmi alle mie passioni, o almeno ci avevo provato. L’ultima ragazza che mi ero fatto risaliva a quasi una settimana fa e alla mia età il sesso era ancora qualcosa di rilevante. La tipa, occhi neri capelli biondo tinto misto a castano, aveva saputo vedere le mie potenzialità. O forse era stato l’aver sborsato quasi cinquanta maledetti dollari per i drink… Beh, comunque, pochi minuti dopo eravamo a casa sua e ci stavamo dando dentro. Ora, non ricordo se fu colpa mia, che mi scatenai, o sua che non mi avvertì quando mi graffiò la schiena ma un mio artiglio le graffiò leggermente la pelle. Lei ...
    ... lo vide e cacciò un urlo tremendo. -Sei un mutante!-, esclamò. -Beh, sì.-, dissi. Lei aveva messo un po’ di distanza tra me e sé stessa ed ora eravamo in due punti opposti del letto, lei rannicchiata contro sé stessa, io seduto. Calmo. Esattamente come lei non sembrava proprio. -Dovevi dirmelo! Cosa sarebbe successo se quell’affare mi avesse infilzato?-, chiese. -Ok, numero uno: non hai detto che t’importava. Numero due: non sarebbe accaduto!-, esclamai. -Cazzate! Hai perso il controllo! Lo so come succede: perdete il controllo e uccidete, ecco cosa fanno quelli come te!-, esclamò lei. Capì che il divertimento era finito. Sospirai. Non per la notte inaspettatamente in bianco ma per l’idiozia della gente. -&egrave il maledetto 2000. Mi sembra sia molto facile per quelli come voi continuare coi pregiudizi! Ma guardati attorno! Quanti mutanti uccidono? Quanti? Se avessi voluto potevo sbrindellare te e metà degli idioti presenti a quel discobar del cazzo!-, esclamai. Ero incazzato. Espirai. Due volte. Alla quinta ero già più calmo ma sapevo come sarebbe finita. Calò il silenzio. Puro e semplice. Mi rivestii lentamente. -Vattene. Ora.-, sibilò lei.
    
    Non era la prima volta che assistevo a episodi del genere. I mutanti erano malvisti sin dalle prime apparizioni documentate negli anni ’40-’50. Sapevo che Wolverine e un’altro tizio, Sabretooth avevano servito nell’esercito, così come anche il Cap e altri. Non tutti però erano eroi. Per esempio, c’era Magneto, che sicuramente non era ...
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