Dio come odio la pioggia
Data: 08/07/2024,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... posso fare a te... mmm... per te?"
"Um, beh... io stavo pensando di fare un tatuaggio. Voglio dire, io voglio cercare un tatuaggio. Veramente. Adesso", balbettò, come se stesse tentando di convincersi che ne voleva uno.
"Sei fortunato, c’è qualcuno che lo può fare", risi. "Cosa avevi in mente? " Io sapevo cosa avevo in mente ed era un ago indolore, quello che stava pigiando contro la chiusura lampo dei miei jeans.
"Nulla di troppo grande per la prima volta." La sua voce era leggermente roca, mi ricordava il rumore che una chiusura lampo fa quando è lentamente aperta, un dente alla volta. Ancora! Era decisamente il mio desiderio.
"Ah, un vergine" ho riso, poi alzai un sopracciglio mentre le sue guance fiammeggiavano. Uh oh. Qualche cosa mi stava dicendo che un tatuaggio non era l'unica cosa che quel giovane non aveva ancora tentato. Mi schiarii la gola e continuai: "Ok. Hai idea di quale disegno ti piacerebbe? Un tribale forse?" Suggerii. Guardai sulla mensola dietro di me, presi un catalogo di disegni e lo aprii sul banco: "A proposito, io sono Christian." E sorrisi allungando una mano.
Lui la prese sorridendo di nuovo con quel mezzo sorriso sexy. "Marco." Guardò i miei avambracci e le mie spalle, la sua mano continuava ad afferrare la mia. "Wow, sei magnifico, uomo!"
Io alzai le spalle, sono abituato alle persone che guardano i miei tatuaggi. Ne ho due che partono dalle braccia e, anche se la maggior parte è nascosta dalla canottiera, continuano attraverso ...
... il torace e la schiena. Ne ho anche sulle gambe, come poté vedere quando uscii da dietro il banco. Cosa che avvenne non appena il mio cazzo smise di tentare di saltare fuori dalle mutande.
"Mi piace quello", disse indicando un piccolo disegno di fiamma tribale.
Davvero era una buona scelta come primo tatuaggio. Era piccolo, con linee nette, semplici. Secondo me sarebbe stato uno schianto.
"Grande! Andiamo", dissi uscendo completamente da dietro il banco, sperando che i suoi occhi non andassero verso sud dove la protuberanza al mio inguine stava minacciando di far scoppiare una cucitura.
Ma lo fecero.
Arrossì ma non smise di fissare il mio inguine. Ero disposto a scommettere che si stava chiedendo che altro avevo tatuato, ed io fui fortemente tentato di lasciar cadere i pantaloni e mostrarglielo. Il ragazzo era eccitante, ed io ero eccitato e duro, una combinazione pericolosa.
Professionale, pensai tra di me. Sii professionale. Comportati come si deve. Sospirai e lo feci entrare nello spazio di lavoro, un piccolo spazio nel retro del negozio. Marco si sedette al tavolo di lavoro, io ritornai nel negozio e chiusi a chiave la porta. Non volevo essere obbligato a smettere una volta che avessi iniziato ad inchiostrarlo perché qualcun altro era entrato.
"Ok, dove mettiamo questo?" Io chiesi tenendo in mano lo stampino del tatuaggio che aveva scelto.
Arrossì di nuovo. Il bambino arrossiva più di una vergine la prima notte, e cominciavo a pensare che l'unica ...