Dio come odio la pioggia
Data: 08/07/2024,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
Dio come odio la pioggia!
Dio, come odio la pioggia!
Picchia contro il vetro della vetrina del negozio, una calda pioggia tropicale tipica di questo periodo. Ogni fine pomeriggio, come automaticamente, nubi nere e spesse arrivano dal mare e scaricano tre o quattro centimetri di pioggia in un'ora. La temperatura si abbassa di dieci gradi, le strade si allagano, il tetto perde, ed un’ora più tardi il sole che cuoce a fuoco vivo ritorna. Venti minuti e tutto sarà asciutto come un osso e di nuovo dannatamente caldo ed afoso.
Quel pomeriggio non era diverso sa qualsiasi altro giorno. Guardavo la pioggia che cominciava a bagnare il vetro illuminato da frequenti bagliori dei lampi. Il tuono fu abbastanza forte da far vibrare sia le finestre che le mie ossa. Le strade erano deserte, neppure i turisti erano abbastanza coraggiosi da essere fuori con quel temporale. Senza dubbio erano accalcati in uno dei numerosi piccoli caffè del lungomare a bere e discutere sui prezzi di camicie e souvenir che avevano appena comprato.
Mi ero appena spostato dalla finestra per andare a prendere una Coca nel frigorifero quando il campanello della porta tintinnò. Sospirando alzai gli occhi al cielo, forse un turista aveva deciso che il mio negozio di tatuaggio sarebbe stato un luogo meraviglioso per aspettare che finisse il temporale. Accadeva spesso, sfuggivano alla pioggia e passavano un'ora a guardare cataloghi e fotografie di clienti appese ai muri, mentre facevano un milione domande ...
... (Domanda: Fa male? Risposta: No. Domanda: Posso usare il Suo bagno? Risposta: Solamente se si fa fare un tatuaggio, il che riporta alla domanda n° 1) e normalmente facendomi perdere tempo.
Mi girai, sul viso già il cipiglio incazzato, e vidi un giovane di non più di diciotto o diciannove anni che stava nervosamente sulla porta. Alto ed allampanato, la canottiera e gli shorts erano incollati per la pioggia al suo corpo magro, come i suoi capelli biondi che aveva lunghi sino alle spalle. Rivoletti di acqua gocciolavano sulle spalle abbronzate e le braccia. I vestiti bagnati erano appiccicati al suo corpo e delineavano esattamente gli addominali ed i pettorali tonici.
Ok, era entrato uno skateborder, ho pensato mentre non aggrottavo più le ciglia ed un'ombra di sorriso appariva sulle miei labbra. Se dovevo essere scocciato da un turista, almeno che potessi lustrarmi gli occhi. Mi rivolse un timido sorriso che mi sembrò innocente e sexy allo stesso tempo, ed improvvisamente fui felice che il banco gli nascondesse la mia metà più bassa. Non volevo spaventare il bambino col mostro che stava cominciando a far crescere la sua testa nell'inguine dei miei jeans.
Beh... forse mostro è un po' di un'esagerazione. Tuttavia il mio cazzo in piena erezione non era da disprezzare.
"Entra.” dissi allegramente. Qualunque cosa tu voglia, continuai nella mia testa occhieggiando i suoi bicipiti cesellati e gli avambracci nerboruti. Il ragazzo faceva esercizi, almeno così sembrava. "Cosa ...