Il ragazzino delle pizze - 1
Data: 07/07/2024,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: stinf, Fonte: Annunci69
... accasciato sopra di me ansimante, anche io lentamente mi sono calmata anche se continuavo ad avere il cazzo in figa che si era rimpicciolito, ma solo un pochino.
L’ho spinto via e fatto coricare di fianco a me perché lo sperma mi era colato tutto sul lenzuolo, mi sono alzata e sono andata in bagno, e quando sono tornata ho asciugato il lenzuolo e mi sono coricata nuovamente vicino a lui.
_ “Ti è piaciuto?” gli ho chiesto.
_ “Si tantissimo, non credevo fosse così bello, vorrei ancora farlo se hai voglia”.
Gli ho guardato il cazzo ed era nuovamente duro, ma io ero esausta e con il ventre un po’ indolenzito.
_ “Adesso dormiamo sono stanca”.
Ho spento la luce, l’ho fatto avvicinare a me, abbiamo incrociato le gambe a forbice in modo che mi potesse penetrare, il cazzo duro mi è nuovamente entrato in figa ci siamo avvinghiati bene ed ho cercato di dormire, Aldo si muoveva leggermente per godersi la mia figa, gli ho detto di stare fermo e poi esausta mi sono addormentata.
Al mattino mi sono svegliata alle 9, Aldo dormiva ancora, chissà fino a che ora è stato sveglio con il cazzo duro nella mia figa questa notte, mi sono alzata e fatta una doccia poi ho fatto colazione, alle 10 vado in camera da letto lui dorme a pancia all’aria con il suo cazzo bello dritto e duro, mi avvicino lentamente mi corico vicino a lui apro la bocca e ci infilo il cazzo dentro e poi sto immobile, mi viene la saliva in bocca e la deglutisco e involontariamente succhio il cazzo, lui se ne ...
... accorge e si sveglia apre gli occhi, io continuo a succhiarlo, poi mi alzo e vado sopra di lui e me lo infilo in figa, lui da sotto si muove per scoparmi ma io lo blocco e sto ferma su di lui gli chiedo se ha voglia di fare colazione, mi dice di sì, mi alzo e glie la preparo, lui si alza e va in bagno.
Fatta colazione gli chiedo:
_ “A che ora vai a casa”.
_ “Veramente ho detto ai miei che oggi lavoravo in pizzeria e che sarei tornato a casa stasera tardi”.
Ho preparato il pranzo, avevo indossato il vestitino di ieri sera e sotto ero nuda mentre Aldo era nudo come un verme e con il cazzo duro.
_ “Ma a te non viene mai molle?”.
Ci siamo messi a ridere, poi ho nuovamente intavolato il discorso sul nostro rapporto, volevo che capisse bene che solo io decidevo quando doveva venire a casa mia e che non avrei calmato i suoi bollori quando lui ne aveva voglia, non volevo averlo tra i piedi, anche se mi piaceva, Aldo ha continuato a rassicurarmi che non avrebbe detto niente con nessuno e che si sarebbe attenuto ai miei dettami, però adesso voleva nuovamente andare a letto. Io gli ho detto di sì, ma gli ho anche fatto capire che le mie esigenze non sono le sue, io dopo una bella scopata sto anche un mese senza cazzo.
Mi sono alzata e siamo andati a letto, si è subito inginocchiato tra le mie gambe e non ha avuto bisogno del mio aiuto per mettermelo in figa, si è coricato su di me, io l’ho avvolto con le mie gambe attorno ai fianchi tirandolo verso di me, era tutto ...