1. Be', è natale!


    Data: 04/07/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: Frivolousb, Fonte: Annunci69

    ... comunque!
    
    A questo punto lui si è di nuovo portato le mani alla testa e in maniera ancora più teatrale di prima.
    
    _ Ma quando uscivi a Milano dove andavi a dormire?
    
    _In sauna o in qualche cruising.
    
    E lui sconvolto: _Come in sauna?!
    
    E prima di afferrarsi ancora la testa tra le mani aveva serrato gli occhi fortissimo, come per scacciare via un fantasma insidioso.
    
    _Massì, non sai quanta gente lo fa?!
    
    _Non credo che la gente vada in sauna per dormire!
    
    _Be' se per questo nemmeno io ci andavo per dormire... diciamo che ci passavo la notte! Su, dai, pensaci, in fondo non è così strano.
    
    _Per me sì visto che ho una casa!
    
    Credo che lui mi sia rimasto conficcato nel cuore perché per quell'ora e mezza scarsa di viaggio, mi ha fatto rivivere i miei "gloriosi anni che furono", perché grazie a lui mi sono visto "flasharmi" davanti tutta la mia vita e l'ho rivista in maniera diversa, più indulgente, più empatica, più intensa, o forse perché gli opposti si attraggono, per poi riscoprirsi, non poi così tanto diversi di come ...
    ... pensavano.
    
    _Siamo quasi arrivati a Monza!
    
    _ Oh, finalmente una città! Inizio a stare meglio.
    
    _I miei non hanno mai voluto conoscere i ragazzi con cui uscivo!_ho detto io in quel mentre, senza saper bene il perché.
    
    _Per forza! Erano troppi!_ mi ha risposto beffardo lui e poi mi ha chiesto: _Quanti anni ha il tuo ragazzo, duecento?
    
    _Trentotto!
    
    _Ecco, appunto, duecento!
    
    E quando è giunto il momento di scendere, lui: _Dai ci sentiamo!
    
    Allora io: _Impossibile non ho il tuo numero!_ ma l'ho detto con tono mellifluo 'sta volta, paraculo, diciamo.
    
    Be', magari ti rincontro su un treno, o a una festa... o forse non ci si rivede più, ma tu fai comunque il bravo, è il consiglio di uno sconosciuto, stai attento!
    
    Incredibile persino i coetanei con me giocano a fare i "papi".
    
    Poi io sono sceso e ho aspettato sul marciapiedi che il treno ripartisse. Lui era appoggiato al finestrino del "nostro"vagone. Ha sbattuto tre colpi sul vetro mi ha soffiato un bacio e mi ha salutato. L'ho salutato.
    
    Sì ero felice, tutto squilibrato, ma felice. 
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