1. La mostra dei colori


    Data: 03/07/2024, Categorie: Etero Autore: StelleStellino, Fonte: Annunci69

    "Ci vediamo domenica alle 16 in stazione."
    
    "Perché?"
    
    "Perché sì."
    
    Lui era il ragazzo del no. Diceva no anche quando sapeva dove, come e perché incontrarsi. Tuttavia, domenica pomeriggio alle 16 la stava aspettando proprio davanti alla stazione, senza sapere dove l'avrebbe portato.
    
    Lei arrivò puntuale come al solito: indossava un vestito blu a fiori gialli a mezze maniche e gonna morbida che terminava poco sopra il ginocchio. Occhiali da vista stile professoressa sexy da filmetto porno anni 70 lei, occhiali da sole lui.
    
    "Ciao..."
    
    "Bene."
    
    "Bene cosa?"
    
    "Sei pronto."
    
    "Minchiaaaa per cosaaa? Vuoi dirmelo?" Lei sorrise. "Vieni. Vieni via con me..."
    
    Mentre camminavano lui notò un altro dettaglio: oltre ad avere lo stesso colore di smalto delle mani anche ai piedi indossava un paio di saldali che un occhio esperto avrebbe definito "senape"; per lui sarebbero stati semplicemente "marroni", mentre, se avessero chiesto a lei... "Ovvio: color caghetta."
    
    "Non c'è niente al mondo di più soggettivo dei colori, non trovi?" Lui non rispose, ancora preoccupato.
    
    Lei continuò: "Isaac Newton, nel 1704, cercò di collocare ogni possibile sfumatura all'interno di una mappa universale per cercare di definirli tutti, ma nel 1810 fu Goethe (prima filosofo che scienziato) a rivoluzionare tale teoria affermando con vigore che la percezione dell'universo cromatico riguarda la sfera soggettiva di ciascun individuo."
    
    Lo stesso smalto, per lui sarebbe stato ...
    ... fucsia, per lei ciclamino!
    
    Nonostante fosse entrata in modalità Sapientino lui iniziò a notare il nero degli occhiali da maestrina che abbinati alle parole erano perfetti.
    
    "Mi sarebbe piaciuto insegnare" gli raccontò una volta. Lui, per farla contenta, assunse l'atteggiamento da studente universitario alla prima lezione di corso del nuovo semestre, quando è tutto nuovo, il cervello fresco e ben attento perché sa che l'unica lezione davvero utile è quella, in cui conosci altra gente per farti passare gli appunti.
    
    Non ci misero molto ad arrivare.
    
    "Eccoci. Ti ho portato qui perché quando non riesci a sentirli... Devi vederli."
    
    "Cosa?"
    
    "I colori, ovvio!"
    
    Quanto gliel'aveva già menata con sta storia dei colori... Antracite di qua (colore che gli riconosceva). Ciclamino di la (colore in cui si riconosceva). Una volta era pure arrivata con libro da colorare e pennarelli. Anche se era pessima a stare nelle linee.
    
    "Eh certo. Perché nella vita di tutti i giorni non si vedono i colori, giusto?"
    
    "Assolutamente no. Si danno per scontati. Notiamo le forme, addirittura le ombre. Ma raramente ci soffermiamo sui colori. Capita più facilmente quando ci si trova in condizioni fisiche di... eccitazione. La mente ha semplicemente più capacità di recepire ed elaborare il mondo circostante. E li nota. E a volte... li sente".
    
    Ad accoglierli all'ingresso un pavimento striato di linee coloratissime, già indicativo di come dà li a poco sarebbe stato perdersi... nei ...
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