1. La gita al liceo - parte 1


    Data: 01/07/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: valentinopiccolino, Fonte: Annunci69

    ... stavo leccando le ascelle mi tolsi la maglietta. Poi mi slacciai la cintura, mi sbottonai i jeans e me li abbassai. Ora ero in mutande: ero in preda al panico. Mi chiedevo cosa sarebbe potuto succedere se mi fossi tirato giù anche quelle e se lui si fosse svegliato. Così mi misi in piedi. Mi tirai giù le mutande. Il mio pene, da moscio non molto grande, era coperto quasi completamente dai peli. Solo una minuscola parte di prepuzio si intravedeva. Un pelo sarà stato lungo almeno cinque centimetri. Quanto mi vergognavo. Finora P non me lo aveva mai visto, invece io il suo lo conoscevo a memoria. Mi misi a cavallo sopra le sue gambe e mi piegai in direzione del suo cazzone tornato moscio. Me lo misi in bocca. Nonostante fosse ancora molle non riuscivo a infilarmelo tutto. Ad un certo punto qualcuno bussò. Era la prof, che ci disse “Fra mezz’ora è pronto da mangiare!” Mi girai, guardai P. Avevo il suo cazzo ancora molle in bocca. Lui mi stava guardando: si era svegliato. Non mi diede neanche il tempo di dire niente che mi tirò un cazzotto in faccia. Io caddi per terra. Lui si alzò, prese i vestiti e si rivestì, mentre io non ebbi nemmeno le forze di rialzarmi o di scusarmi. Mi fissò dall’alto al ...
    ... basso e mi disse: “Certo che ce l’hai proprio piccolo eh!” Poi tirò fuori il cazzo dai pantaloni e mi pisciò addosso, sul volto aveva un ghigno malefico e soddisfatto. Mi sembrò la pisciata più lunga del mondo: non finiva più. Nel frattempo mi sfotteva: “Ma ti vedi? Dov’è finito il tuo cazzo? Se lo sono mangiato i peli?” “Ma cos’hai in mezzo alle gambe? La foresta amazzonica”. Io rimasi lì, impietrito. Nella mia testa avevo mille risposte da dargli ma non riuscivo ad aprire bocca. In un certo senso mi piaceva, ma mi faceva sentire una merda. Poi uscì dalla stanza. Io ero sotterrato. Provavo vergogna, delusione, imbarazzo. Non riuscii nemmeno a farmi una doccia, ero sconvolto. Mi rivestii e scesi anche io, così puzzolente di piscio. Durante la cena non riuscii nemmeno ad alzare lo sguardo e, quelle poche volte che lo facevo, vedevo che lui era nervoso, mangiava e stava zitto. Vidi che P si alzò dal tavolo prima degli altri. Quando la cena finì, tornai in stanza. Entrai e P non c’era. Mi sedetti sul mio letto e lui mi saltò addosso, era nascosto in bagno. Nudo. Mi guardò e mi disse: “Riprendiamo da dove abbiamo finito”.
    
    La prima parte finisce qua! Ricordo che è un racconto di PURA FANTASIA!! 
«123»