1. Linda la nerd – Capitolo 19


    Data: 01/07/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Tradimenti Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... Era sicura che, se avesse avuto la possibilità di leccargliela come le aveva insegnato Tommaso e si era esercitata su Tania, Francesca sarebbe passata da sua persecutrice a schiava sessuale per tutta la vita nel giro di dieci minuti. Insieme lei, Daniele e Francesca sarebbero stato un trio fantastico a letto… In quel momento Daniele non l’avrebbe posseduta nella fica ma nel culo, ma dopo quella visione sarebbe impazzita se lui non fosse stato dentro di lei. Poi, in futuro, avrebbe fatto in modo che il suo cazzo finisse con il posizionarsi anche negli altri suoi due orifizi… – D’accordo – concesse quasi senza nemmeno accorgersene. – Facciamolo. Adriano gongolò a quelle parole. Prese la gag ball dal tavolo e ordinò alla ragazza di aprire la bocca e mordere la pallina di silicone, poi strinse dietro alla testa le due cinghie. Linda provò una strana sensazione nel sentire sotto i denti quella specie di grossa caramella morbida priva di sapore ed un’ombra del panico che l’aveva colta prima si riaffacciò alla sua coscienza, ma riuscì a ricacciarla. Il ragazzo le disse di abbassare i pantaloni e le mutande, quindi di appoggiarsi sul piano del tavolo. Linda si meravigliò con quanta tranquillità si denudasse l’inguine e non avesse problemi a mostrare a quei quattro il proprio sesso, poi si sdraiò con il busto sul legno segnato da lungo uso. Appoggiò la guancia sinistra, percependo il freddo del tavolo e l’odore di polvere che le colpì il naso. Adriano lanciò un fischio di ...
    ... apprezzamento. – Gran belle chiappe. Non me le sarei mai aspettate, lo ammetto. Un rumore simile a quello di un ansimare si levò una mezza dozzina di volte accanto a Linda, che dopo qualche istante comprese essere l’erogatore di lubrificante che qualcuno comprimeva, seguito da un leggero raschiare liquido. Un profondo afrore di sesso maschile appesantì l’aria della stanza. La ragazza provò a sbirciare oltre la propria spalla, vedendo il bel Daniele cospargersi il cazzo del gel trasparente. Dentro di sé, sperò fosse lui a incularla per prima: se non avesse avuto quella pallina in bocca l’avrebbe richiesto. Dopo qualche lungo secondo di silenzio, la cui unica colonna sonora era quello di giovani uomini che si zangolavano per avere un’erezione più potente ed il fruscio di abiti che si muovevano quando i pantaloni venivano lasciati calare sul pavimento e le mutande abbassate, percepì una mano appoggiarsi sulla sua chiappa sinistra. S’irrigidì: solo in quel momento tutto smise di essere qualcosa posto nel futuro immediato, ma pur sempre futuro, per materializzarsi nel presente, diventando tangibile: qualcosa stava davvero per penetrare nel suo retto, e non sarebbe stata una semplice supposta o il beccuccio di un clistere, ma qualcosa di vivo, caldo, e soprattutto più grosso del suo sfintere. Era consapevole che nessuno dei quattro rientrasse nella categoria dei superdotati ma… – No, – esclamò autoritaria una voce colma di disprezzo alle sue spalle, – alla troia lo apro io il culo. Glielo ...
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