Trasferta a milano
Data: 30/06/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: 369123, Fonte: Annunci69
Trasferta a Milano
Ciao a tutti. Sono Nevio, quello che avete già conosciuto qualche anno fa su queste pagine (da Tutto iniziò con una gita in barca per finire con Candele).
Fra le tante avventure scopatorie dei miei anni giovani – mi riferisco a qualche decina di anni or sono – ricordo sempre con piacere quelle avute con Franco e Franca (nomi chiaramente non rispondenti a quelli reali), una coppia frizzante in quel periodo abitante a Milano.
Io per lavoro molto spesso (talvolta anche settimanalmente) dovevo recarmi a Milano: la distanza da casa è di 4/5 ore di macchina (dipende dal traffico che si incontra) per cui quasi sempre ero costretto a fermarmi lì la notte. Una rottura di palle, anche perché non sempre l’albergo era vicino ai posti che per lavoro visitavo.
Scorrendo gli annunci di coppie aperte e giocose avevamo trovato – io e Rosalba – l’inserzione di una coppia più o meno della nostra età, Franco e Franca, che pareva facesse al caso nostro. Dopo un rapido contatto telefonico ed uno scambio di qualche foto siamo rimasti d’accordo che avrei approfittato di una mia trasferta lavorativa per un incontro preliminare, come sempre in questi casi senza impegno per nessuno. Ed è così che un martedì mattina, arrivato a Milano, telefono a Franco avvisandolo che ero giunto e che verso le 18, sbrigate varie commissioni, sarei stato libero e dandogli appuntamento presso l’albergo in cui avrei preso alloggio.
La sua risposta immediata fu:
- Col cavolo che vai ...
... all’albergo, se dobbiamo conoscerci è meglio farlo a tavola davanti una buona cena, e Franca, ti assicuro, è una bravissima cuoca.
Alle mie rimostranze – che ero solo, che non volevo approfittare della situazione, che non volevo disturbare – mi rispose che non intendeva sentir ragione e che dovevo essere loro ospite.
E così è stato: alle 18 precise Franco – non un fusto palestrato, ma un uomo di mezza età ancora molto ben messo – è passato a prendermi non lontano dalla zona Fiera e mi ha portato verso la periferia fermandosi davanti ad un grande e moderno condominio. Parcheggiata l’auto nella rimessa sotterranea abbiamo preso l’ascensore che ci ha portato all’ultimo piano, in un ampio alloggio che proseguiva con una ancor più ampio terrazzo reso meno freddo dalla presenza di alcuni enormi vasi in cui facevano sfoggio piante di ficus, azalee, filodendro. Ci venne ad aprire Franca, una biondina dal viso caratterizzato da un nasino impertinente su cui erano appoggiati gli occhiali. Il suo viso l’avevo già visto nelle foto scambiateci qualche settimana prima; il corpo, che si indovinava sotto un maglioncino di lana e una gonna svasata, non doveva essere male: il maglione evidenziava molto bene il seno prosperoso mentre la gonna sembrava nascondere un culo che suggeriva sodo e compatto.
Il sorriso con cui mi accolse e il bacio sulle guance che seguì subito dopo mi mise subito a mio agio: non ero ancora neppure entrato che già mi sentivo come a casa mia:
- Carissima ...