1. La vita non sempre è come la sogniamo noi.


    Data: 28/06/2024, Categorie: Racconti 69, Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... furono prescritte delle benzodiazepine. Fu un periodo ancor più difficile del precedente , se prima vi era la “paura” delle operazione adesso vi era quella delle conseguenze ai traumi. Anche in questo periodo mia moglie fu di gran supporto morale. Ero sempre ( se possibile) più innamorato di lei. . Passarono due mesi, poi tre ,le mie condizioni si erano stabilizzate ed entrai a far parte di quella piccola percentuale di uomini che non possono più fecondare l’ovulo della propria donna e non solo. Purtroppo ,nonostante le cure e le “attenzioni” di mia moglie, la mia erezione, clinicamente parlando, non superava il 40%. In altre parole il mio pene rimaneva moscio, non più in grado di penetrare la vagina di una femmina. Ciò non mi impediva di raggiungere l’orgasmo. Una sana e lunga manipolazione (sega) mi permetteva di avere l’eiaculazione a pene morbido. I medici mi dissero che molti, soprattutto anziani o malati di disfunzione erettile, sono in questa situazione, ma questo non mi diede e non mi dà sollievo. Fu un trauma. Il nostro futuro familiare cancellato. Tutti i nostri sogni, i nostri desideri, le nostre speranze, evaporati. Marta, mia moglie, mi copriva di affetto ed attenzioni. Mi rassicurava del suo amore ,di noi. Ero io che non mi sentivo più alla sua altezza. Non ero più un virile uomo. Non potevamo più avere figli, fare l’’amore. L’avrei costretta ad una vita di clausura. Quanto potevo e poteva resistere? Era una donna nel pieno della sua femminilità, come ...
    ... precluderle una sana vita sessuale per mia colpa? Lei mi diceva: ti amo, stai tranquillo, sei l’uomo della mia vita. Ma io non mi sentivo, non ero, più uomo. Passarono altri mesi, un anno era trascorso dal traumatico accadimento. La mia situazione fisica era rimasta la stessa. Da solo, ed alcune volte con mia moglie, avevo provato a rivitalizzare il mio pene, ma inutilmente. Provai, sotto supervisione medica, ad aiutarmi con il Sidenafil (Viagra…), incrementando anche la dose , accompagnato da riviste o film porno; mia moglie si prestava con mano e bocca e con la bellezza del suo corpo. Tutto inutilmente. L’eccitazione mentale era presente , ma il sangue non si riversava nel pene se non parzialmente ed il pene non si alzava. Continuavo a massaggiarlo(segarlo) fino a che non avevo una liquida eiaculazione Non più quegli spruzzi che si libravano nell’aria, ma un flusso denso usciva dal meato per poi scivolare sul glande come la scia densa lasciata da una lumaca. Dopo innumerevoli , mentalmente devastanti, tentativi rinunciai. Non chiesi e non mi rivolsi più a mia moglie alla ricerca di un rapporto sessuale. Avevo definitivamente compreso che non ero più un maschio. I rapporti tra Marta e me rimasero come se nulla fosse successo; la questione sesso non fu più toccata. Ci amavamo, ma non si faceva sesso. Trascorsero altri mesi . Avevo ripreso il lavoro e la nostra vita seguiva il nostro tran tran quando una sera rientrai a casa tardi. Avevo svolto una ispezione in un lontano cantiere e ...
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