1. La vita non sempre è come la sogniamo noi.


    Data: 28/06/2024, Categorie: Racconti 69, Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... così. Provai a dirgli che avevamo di già un impegno, che dovevamo andare al cinema con dei conoscenti(una bugia) e poi aggiunsi, tremolante, che quello che era successo alcuni giorni prima era stato un errore. Non fui convincente, in realtà ero succube di lui e forse anche vogliosa .Sentivo nel mio basso ventre una strana ansia che si trasmetteva al resto del corpo. Mi lasciò parlare per poi dirmi: come le ho detto stasera alle sei ,quando tutti sono andati ,la voglio nel mio studio; saremo impegnati un paio d’ore. Avvisi suo marito che potrete andare al secondo spettacolo. Io ‘sconfitta’ abbassai il capo in segno di sottomissione. Per chiudere mi chiese lasciandomi stupefatta: dottoressa lei cosa indossa sotto la gonna? Si intendo: collant o altro? Seppur ‘spiazzata’ collant dissi. Bene, bene. Scusi la mia sfrontatezza, ma devo dirglielo. Sa che ha delle belle tette .Ma chissà quanti glielo avranno detto o fatto capire. Che cosa ha ,una quarta?. In un moto di ribellione dissi: no ,nessuno si è mai permesso di dirlo e comunque è una terza abbondante. Non si offenda e non faccia la permalosa . Comunque ‘interessante , provvederemo’ A cosa ? Pensai. Un attimo di silenzio , aprì un cassetto estraendone un pacchetto plastificato. Me lo lanciò dicendomi: le indossi prima di venire da me, ci vediamo alle diciotto. Aveva ‘chiuso’ la comunicazione. Come un’ automa mi alzai e nascondendo ,per quanto possibile, l’agitazione ed il pacchetto uscii dall’ufficio recandomi alla mia ...
    ... postazione. Mi sedetti e diedi uno sguardo al pacchetto. Su vi era scritto: autoreggenti color grigio fumo. Mi aveva preso per una troia ? Ma cosa penso.. certo.. sono la sua troia. Me l’ha già detto. E nuovamente sentii quello strano calore tra le cosce. Cosa mi stava succedendo? Ti ho telefonato alcuni minuti dopo la ‘scoperta’ . Ricordi .’. ti dissi di una improvvisa riunione e che sarei giunta tardi; di cenare pure, ma tu mi hai attesa. Ricordi ? Tornai dopo le otto; tu eri in sala con la tv accesa. Avevi già apparecchiato e messo l’acqua sul fuoco. Mi dicesti : giornata pesante eh ? Sei stravolta. Andai a farmi la doccia e poi cenammo . Avevo il cuore che mi martellava in petto, ma non potevo parlare. Quella sera alle 18.00 in punto la segretaria lasciò il lavoro ed anche i miei colleghi andarono. Rimasi solo io . Ero già andata in bagno e mi ero tolto le collant ed avevo indossato le autoreggenti. Mi stavano alla perfezione. Erano belle , ma sapendo perché le indossassi mi sentivo un pò puttana. Mi guardai allo specchio: ero davvero giovane, bella ed elegante; e lo sapevo. Sino ad allora non avevo tenuto conto di ciò, c’era mio marito che era tutto per me poi’. Non volevo farlo irritare e mi presentai puntualmente a lui. Disse : bene. Si alzò dalla scrivania e venne verso me. Chiuse a chiave la porta dell’ufficio dicendo : non si sa mai, qualcuno potrebbe rientrare. Mi prese per mano portandomi al divano che era nell’ufficio e mi fece sedere. Quel giorno indossavo una gonna ...
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