1. Il Regno Oscuro – Capitolo 4


    Data: 26/06/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Etero Autore: Menestrello00, Fonte: RaccontiMilu

    ... spinse a terra. Appagata e serena si girò su un fianco e si addormentò.
    
    Clotilde si guardò intorno. Non vi era un altro letto nella stanza. Prese la sua ruvida tunica e ne fece un cuscino. Si sdraiò a terra, nuda e bagnata di urina, e cercò di addormentarsi.
    
    Alba aprì di colpo gli occhi. Era nel suo letto, con la sottoveste alzata e la mano tra le cosce. Le sue dita stavano martoriando insistentemente il clitoride mentre la sua vagina grondava umori. Aveva avuto un altro dei suoi sogni erotici. Ancora una volta era stata la cagna del suo Padrone che però si limitava a sfiorarla, a toccarla, senza darle piacere. Senza usarla per darsi piacere. Si stava ancora riprendendo dalla ventata di eccitazione quando si rese conto che sua sorella, Giada, la stava guardando. Era in piedi, in mezzo alla stanza, e la guardava sorridendo divertita. Alba cercò di ricoprirsi come meglio poteva, ma sapeva che ormai era stata colta in fragrante.
    
    – Cosa vuoi? Cosa guardi? – domandò Alba una volta ricopertasi.
    
    – Mi sembra di vedermi nello specchio! Sai siamo proprio uguali. Abbiamo anche la stessa faccia mentre godiamo. Solo che tu hai i capelli più corti, io queste bellissime trecce
    
    – Non è vero! Non stavo facendo niente
    
    Giada le si sedette vicino, sul letto, e le carezzò i capelli ...
    ... delicatamente.
    
    – Guarda che ti sento gemere ogni notte, nei tuoi sogn! Da quando quei soldati mi hanno presa e mi hanno scopata con violenza, mentre tu eri nel baule, te lo ricordi?
    
    – Smettila. Non è vero! insisteva Alba.
    
    – Invece si. Da quel giorno non fai altro la notte. Fai sogni bagnati ed eccitanti, perché non ti confidi con la tua sorella gemella?
    
    Alba cercò di nascondere la testa sul letto, per la vergogna. Giada impietosa infilò una mano sotto la veste della sorella, intrufolandosi tra le sue cosce, saggiando con le dita gli umori che ancora la sua vagina secerneva.
    
    – Fermati! Che fai?! si lamentava Alba.
    
    – Guarda un po’ – la derideva invece Giada – Tutta bagnata
    
    La ragazza portò le dita bagnate alle labbra, e le leccò lentamente – Abbiamo anche lo stesso sapore sai?
    
    Alba finalmente guardò la sorella in volto. Era atterrita, mortificata, umiliata e silenziosa.
    
    – Non voglio essere una cattiva ragazza Giada. Aiutami a non fare più quei sogni
    
    – Tesoro mio. C’è solo un modo per non fare più quei sogni! Devi sfogarti
    
    – Non posso! Non posso perdere la verginità
    
    Giada sorrise a quelle parole – Non resisterai ancora a lungo, lo sai? La fighetta che hai tra le cosce è fatta per farti godere, per farti divertire. E anche per far divertire altri. Perché vuoi essere così egoista? 
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