1. Il Regno Oscuro – Capitolo 4


    Data: 26/06/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Etero Autore: Menestrello00, Fonte: RaccontiMilu

    ... calore aumenterà finché non avrai la sensazione che le tue mani e i tuoi piedi siano a diretto contatto con una fiamma viva. Ti sembrerà di bruciare, di ardere piano piano, mentre dal tuo interno l’acido continuerà a consumarti. Poi i tuoi occhi si gonfieranno e…
    
    – Si d’accordo ho capito! – la interruppe bruscamente Anya – Dimmi la buona notizia
    
    – Si può fermare l’effetto del veleno se si uccide colui che lo ha evocato. In questo caso è l’Imperatore
    
    – Ma non riuscirò mai ad uccidere l’Imperatore entro domani!
    
    – Si, qui viene la notizia così e così – proseguì Clotilde – Per la creazione del veleno è necessario un catalizzatore, un liquido qualsiasi da mescolare insieme agli altri ingredienti. Questo stesso liquido permette al veleno di diluirsi nell’organismo. In pratica se ingerirai una buona dose di catalizzatore, l’effetto del veleno verrà rimandato di un giorno. Ti basterà insomma assumere una dose del catalizzatore ogni giorno per rimandare l’effetto fino a che non avrai ucciso l’Imperatore
    
    – Ma è perfetto! – Anya sembrava aver ripreso colorito a questa notizia – E tu sai qual è il liquido che l’Imperatore ha usato per creare questo veleno?
    
    – Si – ammise Clotilde – Si tratta di sperma
    
    – Sperma? – l’eletta trasalì – Devo bere un po’ di sperma ogni giorno per non morire?! Quell’Imperatore è un sadico bastardo
    
    – Dovresti cominciare da subito in effetti
    
    – Perfetto! Va nella sala della locanda, trova qualcuno disposto a farselo succhiare e portalo ...
    ... qui
    
    Clotilde sbuffò. Non le sembrava giusto dovesse essere lei a svolgere questo tipo di lavoro. Tuttavia non osava contraddirla, non voleva indisporla oltre. Sapeva che quello del veleno era un duro colpo da digerire. Uscì dalla camera senza fare domande. Tornò nemmeno cinque minuti dopo con un ragazzotto con la faccia da scemo e i capelli spettinati.
    
    – Cavolo! Dicevi sul serio allora! esclamò entusiasta il ragazzo quando, entrando, vide Anya stesa sul letto a cosce aperte, con la figa ben visibile sotto il gonnellino di ferro dell’armatura che davvero poco concedeva all’immaginazione.
    
    – Forza Anya! Succhiaglielo – disse Clotilde mentre il ragazzo già si era abbassato i pantaloni tirando fuori un membro nella norma, ma già duro da scoppiare. La sua cappella era rossa e sembrava per esplodere. I suoi testicoli erano gonfi, pieni di seme. Chissà quanto tempo era che quel ragazzo non vedeva una donna, semmai l’aveva vista.
    
    – Io? No Clotilde. Succhiaglielo tu – l’ordine di Anya era perentorio, con quella faccia, quella che la stregona aveva imparato a conoscere, la faccia da porca che non ammette risposte negative.
    
    – Ma sei tu che devi bere – si lamentò Clotilde, conscia che tuttavia non avrebbe potuto disubbidirle.
    
    – Infatti la berrò io. Tu devi solo procurarmela – continuò l’eletta – Ah, e prima spogliati.
    
    Davanti lo sguardo estasiato del ragazzo, Clotilde si sfilò la sua ruvida tunica, mostrando, al di sotto di essa, il suo corpo nudo. Così dolce ed esile ...
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