Manola e l’ex
Data: 24/06/2024,
Categorie:
Racconti Erotici,
Tradimenti
Autore: nadiagang69, Fonte: RaccontiMilu
... scabrosi limitandosi a dire che era un suo ex. La serata al ristorante terminò come di consueto intorno alle 23, prima di andare via lei si recò al bagno ed incrociò Luciano che le passò un bigliettino con il suo numero di cellulare chiedendo di essere chiamato. Alla collega che la avrebbe dovuta riportare a casa disse che io sarei andata a prenderla al ristorante perché saremmo poi andati da amici. Appena le colleghe se ne furono andate lei chiamò subito Luciano e gli disse che era fuori dal ristornate e che avrebbe avuto piacere a fare due chiacchiere e parlare dei vecchi tempi. Luciano uscì e la fece accomodare nel privé. “Per mezzanotte avremo chiuso, ti porto un cocktail aspettami qui che poi ti riporterò a casa”. Manola aveva voglia di cazzo ed appena Luciano entrò nel privé, assicuratasi che non ci fosse nessuno nel ristorante gli abbassò la cerniera dei pantaloni trovando il cazzo dell’uomo già pronto. “Non sai quanto è mancata la tua bocca al mio uccello” disse Luciano ridendo e Manola replicò “anche lui a me”. Da lì fu un crescendo, lui la sollevò mettendola a gambe larghe sul bancone del bar del locale, le strappò il tanga e cominciò a leccarla con una energia che lei aveva dimenticato. Manola ebbe un primo orgasmo e si sentì in dovere, anzi la necessità fisica, di prendere quel bel cazzone. “Scopami, per favore, è più di due mesi che mio marito non mi tocca e sai quanto mi piace il cazzo”. Luciano la risollevò di forza, la fece appoggiare al bancone, prese un ...
... preservativo da un cassetto, ma Manola lo fermò. “lo voglio nudo e voglio che mi sborri dentro, prendo ancora la pillola vai tranquillo”. Luciano non se lo fece ripetere e la frase gli procurò un sussulto di piacere. Aveva riagganciato la donna che più lo aveva fatto godere in vita sua per la sua naturale propensione al cazzo. Le appoggiò l’uccello all’ingresso della fighetta e lei fu velocissima a muovere il bacino verso di lui catturando più di metà del pene dell’uomo. Il resto lo fece lui spingendo avanti il suo di bacino fino ad arrivare a fine corsa. L’ingresso del cazzo nella sua vagina le provocò un’onda di calore fortissimo. La scopò forte ed a lungo cambiando spesso posizione, gli orgasmi di lei si susseguirono, alla fine della serata furono 5. “Sei proprio una vacca da monta” urlò Luciano, Manola era alla pecora e Luciano le aveva lavorato lo sfintere alternando saliva e liquido lubrificante del suo cazzo e della figa di Manola. Fu un attimo, appoggiò la cappella al buco del culo e la spinse dentro in un attimo. Manola sentì un minimo di bruciore ma la cosa la arrapò ancora di più. Quanto le erano mancate le scopate con Luciano. I movimenti del bacino di Manola erano completamente fasati con le spinte di Luciano ed in breve anche lui cominciò ad ululare per il piacere. Lo tirò fuori, prese Manola per i capelli facendola accucciare davanti a lui e con un paio di segate le riempì la faccia di sborra. Quando si furono ricomposti Luciano le disse: “ora che ti ho ritrovato ...