“come le corna ti possono cambiare la vita”
Data: 19/06/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: maxiva06, Fonte: Annunci69
Quell’estate io e la mia ragazza, Mary, avevamo programmato le vacanze in Sicilia ma, due giorni prima di partire, la sorpresi a scopare nel magazzino della ditta dove era impiegata col suo titolare di quasi trent'anni più di lei. Era messa a novanta aggrappata ad uno scaffale pieno di rotoli di stoffa, aveva la camicetta tirata su fino alle spalle con tette e culo in bellavista mentre gonna e perizoma erano abbandonati a terra.
Lui, le stava dietro, la teneva serrata per i fianchi e se la fotteva alla grande.
“Ti piace il cazzo eh ?!? ... che gran troia che sei !!!” … furono le parole che udii distintamente.
D’un tratto lei volse il capo e mi vide, il suo volto era trasfigurato dal piacere, ci fissammo per un po' e lei, presa com’era, non accennò neppure a fermare quel bastardo che, ignaro della mia presenza, continuava a scoparsela con forza.
Mi girai andandomene in silenzio e fatti pochi passi la sentii strillare in preda all’orgasmo.
Passare a prenderla a fine ufficio come a volte facevo, convinto di farle una gradita sorpresa, non era stata per nulla una buona idea.
Ero deluso e terribilmente incazzato ma non volli rinunciare alla vacanza così, senza neppure sentirla, partii da solo. Avevo prenotato a mio nome un monolocale presso una casa isolata direttamente sul mare lungo uno splendido tratto di costa costellato da splendide calette.
Quando arrivai mi accolse Tina la padrona di casa, una bella donna sui quaranta dai lunghi capelli corvini mossi, ...
... un bel viso simpatico, un corpo armonioso, abbronzatissima e, non ultimo, un gran bel culo.
Notai subito tutte queste caratteristiche perché emanava una sensualità naturale, una femmina vera, di quelle di cui si resta affascinati all’istante.
Faceva caldo ed il suo abbigliamento era assolutamente minimale: infradito, un paio di pantaloncini morbidi a coulotte e una larga canotta che dichiarava apertamente l'assenza di reggiseno.
Tina stupita del fatto che fosse arrivata una sola persona anziché due come da prenotazione me ne chiese con garbo la ragione. Le accennai soltanto l’accaduto con la promessa di essere più circostanziato in seguito.
Lei parve dispiaciuta e mostrò un atteggiamento comprensivo nei miei confronti. Per consolarmi mi suggerì di godermi al meglio la vacanza.
Mi disse che di qualsiasi cosa avessi avuto bisogno potevo rivolgermi a lei che abitava nella parte superiore della casa con il marito. Forse ci fu un pizzico di malizia in quelle parole ma non gli detti peso.
Il primo giorno lo passai a rilassarmi nella caletta sotto la casa, un piccolo gioiello incastonato fra gli scogli.
L’unico neo era che, in quella solitudine, non potevo fare a meno di pensare agli ultimi accadimenti. Mi sentivo ferito, io e Mary stavamo insieme fin da ragazzini, al punto che si era già stabilito di sposarci l'anno successivo.
Rientrato dopo cena mi sedetti sotto la veranda fuori dalla mia stanza a godermi il fresco della sera. Mentre ero lì arrivò Tina a ...