1. Servizio ncc con sevizie – parte 1


    Data: 13/06/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: Darkdaddy, Fonte: Annunci69

    Attenzione: le scene descritte in questo racconto potrebbero urtare la vostra sensibilità. Se vi ritenete sensibili, non proseguite.
    
    Coi miei due migliori amici intendevo festeggiare la maturità appena conclusa, e ci sembrò un’ottima idea iniziare con un fine settimana nella casa al mare dei genitori di Nicola, preludio alle vacanze in barca nell’Egeo.
    
    Matteo, Nicola ed io partimmo alla volta del litorale il venerdì a metà mattinata, arrivando diretti in spiaggia per prendere un po’ di colore. Ogni quindici minuti passavano delle ragazze a distribuire flyer per i locali in zona, e decidemmo di farci un giro quella sera stessa, sbocciando champagne come se piovesse in ogni locale visitato. Incontrammo varie tipe, alcune per un giro di limoni durante qualche ballo, altre per un giro in giostra in spiaggia, nonostante l’alcohol, altre ancora per un festino privato nell’appartamento.
    
    Ci svegliammo nella tarda mattinata di sabato, piuttosto provati e bisognosi di qualche pastiglia per il mal di testa, e decidemmo di fare tavolo alla discoteca più figa della zona. Per evitarci possibili rotture con la pula, noleggiammo un’auto con conducente, nonostante distasse solo una manciata di kilometri dall’appartamento: visto il probabile tasso alcolico da record, preferimmo agire in maniera responsabile.
    
    Nicola, il muscoloso del trio, si era messo una camicia bianca, attillata sui muscoli, che evidenziava i suoi bicipiti, i suoi pettorali e i suoi deltoidi, grazie ai suoi ...
    ... allenamenti da ironman. Dall’alto dei suoi 185 centimetri di altezza, coi capelli castani mossi e un filo di barba, faceva sempre impazzire qualunque figa gli capitasse a tiro.
    
    Matteo, capelli biondi lunghi ed occhi azzurri, era il nostro fighetto: usciva in giacca e camicia fin dai sedici anni, e le frasi di Nietzsche e Schopenhauer imparate a memoria catturavano l’attenzione delle tipe, che pensavano di trovarsi davanti uno bello e profondo.
    
    Infine, io, Davide, ero quello più normale: capelli neri ricci, occhi scuri, tennista piuttosto bravo, le conquistavo con la simpatia e col sorriso.
    
    La serata fu semplicemente spaziale: avevamo prenotato un tavolo su una pedana vicino al dj, ed era un via vai di fighe e di bottiglie, tanto che perdemmo il conto sia delle une che delle altre, tanto che pure il conto fu spaziale. Pagò tutto Nicola con la carta di credito di suo padre, un avvocato molto noto in tutta la regione.
    
    Riuscimmo ad individuare subito la macchina, un van Mercedes nero, e l’autista, un signore rasato sui cinquant’anni, in completo anch’esso nero, con camicia bianca aperta sul petto.
    
    Cercammo di salutarlo in maniera composta, pur essendo palese la nostra ubriacatura, e scoppiammo subito a ridere come dei matti, appoggiandoci l’uno sull’altro per tenerci in piedi.
    
    “Signori, noto con piacere che vi siete divertiti un bel po’ stanotte, eh!”.
    
    Signori?! A noi?! Ridemmo ancora più forte, da farci venire le lacrime.
    
    “Sì, ma la notte è giouvaineee”, ...
«1234»