Andare per chiavare ed essere chiavato
Data: 12/06/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: gianfrancesco, Fonte: Annunci69
... qualche stuzzichino e poi fece un buon caffè.
Tutti e due sapevamo che quello era solo antipasto di far sesso e con tutta la voglia che avevamo la faccenda sarebbe andata avanti per un bel po.
Fatta la merenda mi sono riavvicinato e con la bocca ho cominciato a baciargli il seno. Era meraviglioso. Morbido e duro allo stesso tempo. Finimmo nuovamente a letto ed io non vedevo ora di scoparla.
La baciai a lungo sino in fondo alle gambe e poi anche i piedi. Erano curati al massimo e per me che ero un cultore dei piedi femminili era un invito a nozze. Gieli baciai a lungo e lei gradiva molto, mugolando ed accarezzando la mia testa.
Eravamo arrivati al punto di non ritorno e con cura mi posi sopra di lei e infilai il cazzo nella sua figa bagnata fradicia. Una sensazione di piacere mi avvolge e cominciammo a scopare.
Ritmicamente insieme abbiamo assaporato a lungo il piacere. Più volte arrivai all'apice del piacere e poi rallentando allontanai il godere.
Lei poi mordendomi un orecchio mi disse che voleva essere chiavata alla pecorina. Non mi feci ripetere il suo desiderio e quindi si mise nella posizione. Il piacere aumentò di più e dopo un po scaricai la mia sborra dentro la sua figa. Liberamente dal momento che lei prendeva la pillola.
Insomma tutto procedeva come avevo sperato e riposandoci un po andammo avanti un paio di ore a scopare.
La nostra intesa a letto era formidabile, per me era una cosa bellissima. Una passione travolgente ed una donna molto, ...
... ma molto assetata di sesso.
Non capivo se era la sua natura oppure se il marito non fosse all'altezza delle sue voglie.
Era passato mezzogiorno ed alternavamo cucina e camera da letto. Leccornie che aveva preparato Marisa ed altre che invece ci concedevamo in proprio.
Io steso sul letto e lei con la più classica delle figure, un 69, sopra di me. Famelici l'un l'altro, davamo e prendevamo piacere a piene mani.
In tutto questo mi sembrò di udire un rumore dalla porta di ingresso. Non feci in tempo a percepire che sulla porta della camera apparve Giulio...
Un brivido lungo la schiena, Marisa non si era accorta di nulla, rivolta verso interno, con il mio cazzo in bocca...
"Bastardi che non siete altro!" queste furono le prime parole di Giulio.
Marisa si ritrasse e cercò di coprirsi con il lenzuolo, ma c'era poco da coprire. Sorpresa nel suo letto con il cazzo di un altro in bocca.
Giulio dopo un primo momento di rabbia sembrava svilito, sorpreso ed amareggiato.
Io non sapevo cosa dire. Marisa farfugliava parole senza senso. Cercavamo entrambi i vestiti per coprirci.
Giulio si allontanò ed andò in cucina. Tornò con una bottiglia di acqua in mano e beveva. Evidentemente era rimasto colpito dalla scena ma dopo la prima reazione, in cui io avevo avuto paura, sembrava incredulo.
Passarono un paio di minuti in silenzio e poi Giulio, prendendo il mio cellulare sul comò e lanciandolo sul letto disse: "tu, gran figlio di puttana, ora chiama tua moglie e ...