1. Quando una moglie....4


    Data: 08/06/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... trovare pronta.... facciamo un giro nel centro commerciale e così mi compri quella camicetta che mi piaceva tanto"
    
    "Tutto quello che vuoi, amore mio, ma ora lasciami fare il "porco", come piace a te"
    
    Mi sfilai da lei e mi tuffai tra le sue cosce aperte, a leccare tutti quegli umori che l'avevano resa così scivolosa da, quasi, non avvertire più le sensazioni della penetrazione.
    
    Ella rispose a questa mia iniziativa, con uno slancio che non ricordavo avesse mai avuto.
    
    Poi, spostandosi di lato, raggiunse con la bocca il mio membro e prese a leccarlo come si fa con un cono gelato, ripulendolo da tutti i suoi stessi umori.
    
    Decisamente l'erotismo aveva invaso la mente di mia moglie ed io, anche se sorpreso, ne ero infinitamente e piacevolmente travolto.
    
    Giusto due giorni dopo, tornammo al centro commerciale.
    
    Come prima cosa andammo ad acquistare la promessa camicetta, poi, girovagando, giungemmo al "MediaWorld" e... che fortuna! Lui era lì, era l'addetto al controllo della merce in uscita.
    
    Appena ci vide, scrisse qualcosa e ci passo il foglietto: era il suo numero di cellulare e la frase "stasera, dopo le 22.00" Enzo.
    
    Nell'attesa di chiamarlo, tornammo al McDonald's a mangiare qualcosina.
    
    Mi sarebbe piaciuto che tutti voi, lettori, aveste potuto vedere il viso estatico di mia moglie: dal momento di quel contatto, non aveva più detto una parola; era come imbambolata, stava vivendo un suo momento molto intimo ed io glielo lasciavo fare, perché la cosa ...
    ... intrigava anche me.
    
    Era quello che desideravo per lei ed ero più che felice che tutto si stesse svolgendo secondo i suoi "desiderata".
    
    All'ora fissata, dall'auto lo chiamammo ed io riuscii solo a dire:
    
    "Enzo?"
    
    "Per favore, passami lei"; obbedii e con un certo fremito alle mani le passai l'apparecchio non primo di aver messo il viva voce.
    
    "Dove siete" chiese
    
    "Siamo allo stesso posto dell'altra sera e tu?"
    
    "Sto nello spogliatoio mi cambio e vi raggiungo"
    
    " Vieni con la tua auto, così da poterci seguire".
    
    Sentirli parlare a telefono come vecchi conoscenti mi provocò un fremito,quasi non la riconoscevo, questa sua sicurezza mi sbalordì. Ripresi il cellulare dalle sue mani: erano gelate eppure, era una bella serata abbastanza calda. Le tenni le mani fra le mie fino che non giunse. Pochi minuti dopo era lì. Misi in moto e partimmo. Di nuovo silenzio... lo stesso di quell'altro... poi le chiesi:
    
    "Lo portiamo a casa nostra?"
    
    "Sì", fu la risposta senz'altro aggiungere.
    
    Era eccitata, si sfregava le gambe strette nei jeans. Le misi la mano tra le gambe. Le strinse tanto forte da farmi male.
    
    “Fai presto, me la sto facendo addosso”
    
    “Vuoi che mi fermi’?”
    
    “E dove?”
    
    “Ecco” ed entrai in una stazione di servizio.
    
    Scese solo lei. Enzo scese dalla sua auto e mi si avvicinò
    
    “Problemi?” chiese
    
    “No – solo eccitazione”
    
    Quando mia moglie tornò lo trovò vicino la nostra auto, lui le sorrise e le aprì lo sportello.
    
    “Tutto bene?” chiese
    
    “Si ...
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