Quando una moglie....4
Data: 08/06/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
Quella mattina giunsi tardi al lavoro, ma ero felice come una pasqua.
La mia vita, o meglio, la nostra vita ora aveva un senso... non era più piatta, come una volta.
Se ne accorsero anche i miei colleghi, che scherzando mi chiesero:
"Hai vinto al Superenalotto?", ma uno, in particolare, sottovoce mi disse: "Quanto mi piacerebbe condividere questa tua euforia!"
Lì per lì non feci caso a quella frase, ma più tardi, nei bagni, mentre ero intento a scaricare la vescica, giunse anche lui, Marcello, il collega, e, guardandomelo spudoratamente, disse:
"Accidenti, ora capisco il motivo dell'enfasi tua e, certamente, anche di tua moglie".
Restai basito.... aveva pronunciato la parola magica: "moglie"... e senza farsi scrupoli riguardò il mio cazzo semiduro e poi si allontanò.
La circostanza mi colpì non poco, ma al momento avevo ben altro per la testa.
Uscii per ultimo dal lavoro, dovendo recuperare il ritardo del mattino.
In macchina presi ad elucubrare: chi poteva essere il tizio? Uno che lavorava al centro commerciale, oppure solo un frequentatore del parcheggio, per far da guardone alle coppiette? Un dato, però era certo: conosceva bene l'ambiente e sapeva come muoversi.
Ricordavo bene quel suo sguardo sornione e quel sorriso sotto i baffetti che, in parte, richiamavano l'espressione del collaboratore del Commissario Montalbano, cioè l'Ispettore Mimì Augello.
Quante volte, vedendo gli episodi in TV, a mia moglie era sfuggito di dire:
"Che tipo, ...
... quel Mimì!"
Ora poteva disporre di uno simile, in carne ed ossa, ecco perché ne era rimasta attratta.
A maggior ragione, quindi, dovevo ritrovarlo e contattarlo.
L'altra sera prima di andar via ci aveva detto "Quando e se vi va, mi troverete qui"; l'unica cosa da fare era quella di un sopralluogo in una delle prossime sere.
A casa, mia moglie, mi aspettava con ansia: quello che era cambiato da un giorno all'altro, era l'affettuosità, il pendere dalle mie labbra, la curiosità di sapere come mi sarei mosso, quali passi avrei fatto; del resto, l'avevo lasciata dicendole: "Tranquilla, ci penso io!"?
Quella sera, dopo cena, niente TV; ci mettemmo a letto... avevamo voglia di far l'amore... ancora non si era dissolto il ricordo della sera precedente.
Mentre ero dentro di lei ed i suoi mugolii mi comunicavano quanto fosse eccitata, ripresi l'argomento.
"Hai più pensato a ieri?"
"Vuoi la verità?"
"Sì"
"E' da stamattina che ci penso..."
"Per questo eri un lago ed eri così ansiosa?"
"Ebbene sì" rispose, aumentando l'intensità delle risposte ai colpi che riceveva ed i sospiri che emetteva.
"Vuoi che lo cerchiamo?"
"E come?"
"Potrei andare io da solo, a fare un giro al centro, al parcheggio... che ne pensi?"
"Perché da solo? Cosa vuoi programmare tu e lui?"
Diffidenza o prudenza di mia moglie?
"No, vengo anch'io, oppure non se ne fa nulla"
"Ok, magari organizziamo per una di queste sere"
"Esatto... mi avverti quando... mi faccio ...