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Finalmente un amico con la mia passione per i collant. Capitolo 2.
Data: 05/06/2024, Categorie: Feticismo Autore: Paolino2000, Fonte: EroticiRacconti
... Passarono alcuni giorni dopodiché ricevetti finalmente il suo SMS: “ci vediamo al bar domani solita ora?” Ci ho pensato e risposi “ok va bene”. Ma perché perdere tempo? E così risposi “niente pub, ci vediamo domani da te verso le 16.15? NB cancella subito questi sms!”. Si ok perfetto sarò già pronto!” rispose subito lui. Cancellai i messaggi con il cuore in gola ed ero già eccitato al solo pensiero di rivedere e suoi collant! Dovetti andare in bagno a sfogarmi e immaginando di venirgli sulle gambe, venni spruzando sul muro e godendo molto! Il giorno dopo la mattinata non passava più, e avevo fatica a concentrarmi anche perché avevo sempre il cazzo duro per l’attesa del nostro incontro e meno male che i collant e le mutande di tulle lo tenevano stretto. Alcuni momenti non potevo alzarmi dalla scrivania perché si sarebbe visto il gonfiore. Finalmente arrivano le 16 e arrivo al portone. Suono il campanello (l’unico senza nome) e mi apre la porta. Salgo le scale del giro-scale e il mio cazzo è già duro, ho il cuore in gola e sento le pulsazioni del cuore sulle tempie. Sono senza saliva preso da un’agitazione che nemmeno agli esami di università avevo… Tremando mi avvio alla porta dell’appartamento e busso. Si apre ed entro chiudendo la porta. Mi giro e vedo Fede arrivare con delle scarpe decolletè nere con tacco altissimo, collant color caramello con quell’effetto lucido che mi fa impazzire, una gonna a pighe da majorette e una camicia bianca con la cravatta. “Ciao, ti ...
... piace?” mi chiese… “così mi piacerebbe vestirmi la mattina per vendere appartamenti.. Metti pure li la giacca e accomodati”. Questa volta avevo io la bocca spalancata con la bava… “secondo me ne venderesti tantissimi… almeno a me subito!” Risposi con un filo di voce.. “posso andare in bagno a prepararmi?” chiesi e andai portandomi dietro il mio zaino. Feci una doccia con un sapone molto profumato alla vaniglia che trovai per me e mi preparai. Collant neri 20 den tutto-nudo, mutande di tulle trasparenti tipo culotte nere, ballerine di vernice nere e maglietta nera di tulle con le maniche lunghe. Uscito dal bagno Fede aveva preparato un caffè e mi invitò a sedermi a tavola per berlo. “ecco come andrei io al lavoro, o meglio come ci vado nei sogni..” scoppiammo in una risata… Cominciai a camminare modello sfilata e i suoi occhi spalancati mi fissavano le gambe.. “certo che già uscire di casa con la vicina che prende un infarto sarebbe un problema” e dopo una risata rispose “si infatti, ma un giorno si potrà farlo... fra molti anni però”. Bevemmo il caffè ma entrambi avevamo occhi incollati alle gambe dell’altro con il cazzo già duro pronto. Lui si alzò e si mise inginocchio davanti a me “Quindi da adesso sei la mia puttana dominatrice… cosa devo fare?” “per prima cosa toccami le gambe, fai tutto quello che vuoi con me… non devi privarti di nulla… ”. Ebbe un attimo di esitazione ed io dissi con tono più autoritario “ è un ordine!”. Con calma mi appoggio le mani sulle ginocchia e ...