1. Il ritorno di Padrona Vale : La fattoria


    Data: 04/06/2024, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: tom, Fonte: RaccontiMilu

    ... solamente gli avanzi della Preside, in genere freddi e raccolti in una ciotola per cani. Inoltre, se il nostro servizio non si dimostrava all’altezza delle aspettative, la dottoressa Mancini ci imponeva di consumare le pietanze direttamente dal pavimento, dopo che esse erano state opportunamente schiacciate sotto le suole dei suoi stivali. In più di un’occasione, lady Valentina si era addormentata sul divano, rilassandosi completamene grazie alle dolcissime carezze della mia lingua, e si era svegliata nel cuore della notte con le gambe accavallate sulla mia schiena. La Padrona era molto compiaciuta del livello di sottomissione che ero riuscita a raggiungere nel volgere di pochissimi mesi, e in definitiva pure io iniziavo a farmi piacere l’idea di appartenere completamente a un’altra persona. In generale, l’atteggiamento della dottoressa Mancini nei miei confronti somigliava a quello che una severa istruttrice mostrerebbe nei confronti del proprio cane. Alcune volte, tuttavia, le punizioni giungevano senza una ragione e in modo del tutto inaspettato. Una volta, ad esempio, giunsi all’appartamento di lady Valentina e trovai la mia sublime proprietaria languidamente sdraiata sul divano. Come da istruzioni, mi avvicinai a lei a quattro zampe e iniziai a leccarle i talloni. Lei, senza emettere un fiato, ritrasse le sue lunghe gambe allenate e mi rifilò un calcio in pieno volto. ‘Chi ti ha detto di leccarmi i piedi?’ domandò. ‘Mi perdoni, Padrona. Pensavo” ‘Tu non devi pensare’ mi ...
    ... rimproverò lady Valentina, spingendomi via con un piede. Caddi a sedere, massaggiandomi uno zigomo con una mano. ‘Abbassami le mutandine e leccami il culo’ ordinò lei. ‘Obbedisco subito.’ Ebbi solamente il tempo di prendere fra le dita l’orlo degli slip della mia signora; lei si voltò di scatto e mi rifilò un violento schiaffo sulla guancia. ‘Cerca di essere un minimo delicata’ mi rimproverò la sovrana ‘la mia pelle è di seta. Non può tollerare le maniere barbare alle quali sono avvezze le bestie del tuo stampo.’ ‘Domando scusa, Padrona.’ ‘Lecca, schiava. Fammi sentire la tua lingua.’ Senza aggiungere una parola, tuffai la bocca sul sedere della divina e iniziai a leccarle le natiche belle e sode. La Padrona non aveva torto a dire che la sua pelle era di seta. La mia lingua si trovò a passare su una superficie levigata e appena imperlata da un velo di sudore. ‘Ti ho detto li? Lecca nel mezzo’ ordinò lady Valentina. ‘Subito, mia signora.’ Mi spostai al solco fra le natiche, accarezzandolo con dolcezza fino all’attaccatura delle cosce. A un certo punto mi sentii artigliare per i capelli; fui costretta a sollevare il capo e a portare la bocca proprio in corrispondenza del centro delle natiche della Preside. A quanto pare lady Valentina era fermamente intenzionata a spingere la mia faccia fin dentro ai suoi intestini. All’improvviso iniziai ad avvertire un odore inconfondibile che andava facendosi più intenso e più forte, poi la voce soave della Padrona risuonò nella stanza. Non ...
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