Il ritorno di Padrona Vale : La fattoria
Data: 04/06/2024,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: tom, Fonte: RaccontiMilu
Il mese di maggio ebbe inizio con un certo fermento all’interno del corpo docenti della scuola superiore di estetica. Si avvicinava il periodo dei test finali delle studentesse dell’ultimo anno e molte insegnanti dovevano ancora terminare di compilare le schede personali di ciascuna iscritta. Come se non bastasse, quell’anno il caldo e l’afa decisero di piombare sulla città con un buon mese di anticipo. Inizialmente, perciò, pensai che l’agitazione delle mie colleghe, e soprattutto della dottoressa Barbara Troisi, responsabile del personale e prima assistente della Preside, fosse dovuto alla concomitanza di questi due fattori. Un giorno, subito dopo il termine delle lezioni, si avvicinò a me Letizia Galimberti, la docente di diritto della scuola. Non avevo mai avuto un gran dialogo con lei. Sapevo che si occupava di alcune proprietà immobiliari della nostra sublime proprietaria, la dottoressa Valentina Mancini, e che per lungo tempo aveva prestato servizio nella sua stessa villa in qualità di schiava domestica e leccapiedi personale. Mi chiese di seguirla nella saletta docenti, che a quell’ora era sempre vuota, sostenendo di dovermi parlare di una questione della massima importanza. La sua richiesta mi parve subito piuttosto insolita, ma visto che non avevo niente di meglio da fare accettai di ascoltare cos’aveva da dirmi. Dopo esserci accomodate al banco delle insegnanti, Letizia mi chiese: ‘Tu sei stata assunta alla scuola lo scorso autunno, dico bene Sabrina?’ ‘è così’ ...
... risposi. ‘Perciò non credo che tu sappia ancora molto riguardo alla nostra Preside.’ Quell’osservazione mi insospettì un poco. In realtà credevo di conoscere la dottoressa Mancini come tutte le altre insegnanti della scuola. Avevo leccato il fango dalle suole dei suoi stivali in più di un’occasione, così come mi ero dedicata alla cura del suo splendido corpo e della sua inesauribile collezione di scarpe. Barbara mi aveva istruita affinché divenissi una schiava perfetta nel minor tempo possibile, e fino a quel momento ritenevo di essermi comportata come la Padrona desiderava. In fin dei conti, i rimproveri che mi erano stati rivolti fino a quel momento si contavano sulle dita di una mano, e di sicuro non ero stata mai punita severamente come era accaduto ad altre mie colleghe di lavoro. ‘Sai niente riguardo alla tenuta del Picchio Giallo?’ domandò Letizia. Sollevai le sopracciglia. Quel nome mi era completamente nuovo. ‘No’ risposi. Lei annuì. ‘Che cosa sarebbe?’ chiesi, più incuriosita che mai. ‘è un appezzamento di terreno che la famiglia della Padrona possiede ormai da generazioni. Te ne hanno mai parlato?’ ‘No, mai.’ ‘Lo sospettavo. Solamente alle schiave più fedeli della dottoressa è permesso recarsi lì.’ Solamente alle schiave più fedeli? ripetei nella mia mente. E perché, io cos’ero? Anche se non possedevo la passione sfrenata di certe mie colleghe per il dolore fisico e per l’umiliazione verbale, non mi ero mai risparmiata nell’obbedire alla Padrona. Non meritavo forse ...