Racconti Trucidi – 1 – Napoli – Sara e quella maledetta Croazia
Data: 02/06/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Etero
Tradimenti
Autore: ZioPaolo, Fonte: RaccontiMilu
... raggiungemmo in poco tempo e non c’ era quasi nessuno. Mirko e Goran mi proposero, però, di andare un po’ all’ interno, dove c’ era della vegetazione che riparava dalla vista (mi resi conto dopo) e dal vento. Inoltre, con fare sornione, mi dissero: “Se vuoi si può fare anche nudismo!”.
Lì per lì non dissi niente anche se la cosa un po’ cominciava ad intrigarmi; ci spostammo di qualche decina di metri ed arrivammo in una specie di “radura” di sabbia che sembrava del tutto isolata dal resto della spiaggia. Era bello, un po’ irreale, molto suggestivo.
Mettemmo a terra gli asciugamani e ci stendemmo a prendere il sole.
“Non metti la crema?” mi chiese Goran.
“Si, è vero, devo metterla. Con la pelle delicata che abbiamo noi bionde è facilissimo scottarsi” risposi. Cominciai ad avere sensazioni un po’ strane, ma la mia lucidità non era al massimo: aver bevuto alcool quasi a digiuno ed aver camminato sotto il sole mi aveva messo in uno stato di torpore.
Tirai fuori il tubetto di crema e, naturalmente, tutti e due si offrirono a spalmarmela. Mi guardavano con un sorriso molto accattivante, non avevo voglia di contorcermi per mettermi la crema e così diedi loro il tubetto e mi sdraiai a pancia in giù.
“Magari ti spalmiamo la crema a quattro mani, l’ hai mai fatto?” Mi chiesero
“No.” Risposi, ma già mi stavo rilassando.
Cominciarono in maniera molto discreta: prima le spalle, poi le braccia. Uno da una parte e l’ altro dall’ altra. Massaggi molto delicati e ...
... soavi all’ inizio, sempre un po’ più “pesanti” poi; delizioso.
“Però devi slacciare il reggiseno, altrimenti resta il segno.” Dissero.
“Perché non ti metti mai in topless? Con il corpo che hai staresti benissimo. Il tuo fidanzato non vuole?” Insistettero.
“Si, è geloso e non vuole che gli altri mi vedano” risposi un po’ imbarazzata.
Senza chiedermi permesso mi slacciarono il top e continuarono il massaggio (si perché ora era diventato un vero e proprio massaggio!). Quando arrivarono alle gambe il mio auto-controllo cominciò a vacillare: avevano cominciato dai piedi e risalivano molto lentamente fino alle cosce. Arrivarono a mettermi la crema sul culo senza esagerare però in maniera molto esplicita: era tanto bello che non dissi nulla.
“Bene!” disse Mirko. “Abbiamo finito la prima parte, adesso dobbiamo finire il lavoro!”
“Perché” dissi io che ancora non avevo capito.
“Noi non lasciamo mai un lavoro a metà. Ti dobbiamo mettere la crema anche dall’ altra parte!”. Era una follia, lo intuivo ma la mia scarsa sobrietà di quel momento non mi permise di dire niente di più che:
“Ma no, non è il caso” con così poca convinzione che non mi presero minimamente in condizione.
“Su dai girati, bella turista italiana” mi disse Goran, spingendomi un po’ sulla spalla per facilirae il mio movimento. Poco lucida come ero non feci nemmeno caso che il mio reggiseno era caduto e loro mi avevano girato ed ero alla loro vista con le tette al vento. Mai in vita mia ho sentito il ...