1. Mio suocero – 7° Sensazioni e certezze, lettere e vicine


    Data: 01/06/2024, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Incesti Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... cazzofinto mi restava piantato in fica e il mio più piccolo movimento veniva ripreso dalla sua massa, che perciò si muoveva dentro di me come se… rimbalzasse, regalandomi sensazioni d’estasi. Dopo aver preso fiato per una decina di minuti, il mio padrone mi fece, con delle grosse siringhe monouso, quattro iniezioni ai seni ed alla… fica e mi impose di prendere le tre famose compresse giornaliere.
    
    Fatto ciò, se ne andò, come suo solito. Mi misi a fare un po’ di ordine in casa ma, man mano che passava il tempo, mi sentivo sempre più eccitata. Stavo riflettendo sull’idea di andare a pulire i vetri delle finestre, anche lavorando dalla balconata e ovviamente nuda, quando sentii suonare alla porta.
    
    Come sempre, indossai l’accappatoio ed andai ad aprire, sperando che fosse un uomo…
    
    magari famelico come un lupo!
    
    «Ciao tesoooro, scuusami… Volevo fare una torta, ma mi sono accorta di avere pochissssima farina… Puoi mica imprestarmene un po’, per favoooore?»
    
    «Oh… oh sì, Liliana, vieni…» Nessun fustacchione, purtroppo: solo Liliana, la vicina dell’appartamento di fronte, una simpatica quarantenne separata e (confidato da lei, ridacchiando) con facilità a socializzare con le persone… sopratutto uomini.
    
    La precedetti verso la cucina, tenendomi chiuso l’accappatoio con la sinistra.
    
    «Scusami tesoro: ti ho mica disturbata mentre stavi andando a farti la doccia?» Mi disse con tono contrito, tanto che mi sentii in dovere di rassicurarla.
    
    «Ma no, Lili, tranquilla» mi ...
    ... girai verso di lei, sorridendole.
    
    «Sicura? Perché lo vedo, sai, che sotto sei nuda…» disse, donandomi un sorrisetto ambiguo e facendo un passo avanti.
    
    «Ma ti… ti disturba, che sia così… nuda sotto l’accappatoio?» Fece una risatina: «Ma no, figurati… in sauna ne vedo fatte in ogni maniera, di donne nude! Anche se… raramente ce ne sono carine come te…» disse, guardandomi fissamente occhi negli occhi ed allungando una mano, fino a toccarmi il petto, nell’area del decolté, con le punte delle dita.
    
    Mi sentii sciogliere ed ero pronta a lasciarmi fare qualunque cosa da lei.
    
    Avendo visto che non reagivo, era arrivata ad appoggiarmi il palmo sul petto e poi, facendo scendere la mano, era arrivata a forzare i lembi che tenevo dell’accappatoio… che lasciai sfilar via dalla mia presa.
    
    La sua mano scese allo stomaco, all’ombelico e poi giù, piegando le dita e pettinandomi il ciuffo del pube, sempre studiando l’espressione del mio viso.
    
    «Certo che… che con un così bel corpicino, potresti far felici moti uomini… Perché ti piacciono gli uomini, vero?»
    
    «Sì sì… -la rassicurai- … mi piacciono molto…» le sue dita addosso mi provocarono un involontario brivido di piacere e credo che mi strinsi un attimo il labbro tra i denti.
    
    La sua mano risalì, con esasperante lentezza, dal pube al fianco, scoprendomi ancora di più.
    
    «Sai, io ho molti amici… e ne conosco un paio che farebbero pazzie per una bella ragazza come te…» Alzò le mani ed afferrò i risvolti dell’accappatoio, ...