La Storia di Monica – Cap. 3.4 – Bartolo
Data: 31/05/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu
... iniziato lo spogliarello. Mentre mi rivedevo quasi non credendo a quanto fossi stata disinvolta per sedurlo, Bartolo che si era messo dietro di me, iniziò a baciarmi sul collo e sfiorarmi delicatamente il seno e l’interno delle gambe. Io lo lasciai fare, sino a quando un suo dito non s’infilò nella mia passera, proprio all’altezza del clito. ‘Ma sei proprio insaziabile.’ gli dissi girandomi prima di baciarlo sulle labbra. ‘Ti voglio tutta, fica compresa.’ fu la sua risposta. Il suo ditalino divenne quasi violento, ma mai doloroso, tanto che alla fine mi ritrovai con le gambe molli e incapace di rimanere in piedi. ‘Cos’aspetti a scoparmi, non vedi che non ce la faccio più.’ gli mormorai all’orecchio. ‘Il mio cazzo te lo devi meritare.’ mi rispose lasciandomi appoggiata al muro per poi andarsi a sedere sul letto. Compresi che lui voleva la mia completa sottomissione, ma decisi che dovevo esser io a tenere le redini del gioco, così mi misi in ginocchio e lo raggiunsi andando a quattro zampe. Una volta da lui non gli presi il cazzo in bocca com’era logico che facessi, ma iniziai a leccargli lentamente le palle mentre gli tenevo aperte le gambe con le mani. La mazza gli divenne ancor più grossa e dura, e solo la mia sete di vendetta mi fermò dalla voglia di prenderla fra le labbra. Bartolo da parte sua non aveva nessuna intenzioni di pregarmi di fargli un pompino, anche se sembrava impazzire ogni volta che gli facevo sentire velocemente i polpastrelli sul cazzo. Tirò un ...
... sospiro di sollievo quando mi sdraiai sopra di lui, e il suo gran cazzo m’entrò dentro la passera senza trovare nessun attrito, tanto ero ancora bagnata. ‘Ma il tuo ragazzo non ti scopa mai ?’ mi chiese forse sorpreso da tanta audacia. ‘Perché t’interessa ? E poi se fosse bravo tu non saresti qui.’ Lui m’infilò un dito nel culo per poi usarlo per farmi muovere più in fretta, su e giù sulla sua asta di carne, sino a quando non mi sdraiai al centro del letto. ‘Ora scopami o vattene a fanculo.’ gli dissi tenendomi le caviglie con le mani. ‘T’accontento subito.’ mi rispose mettendomi sopra di me per infilare nuovamente la mazza dentro la mia fica. Bartolo iniziò a scoparmi entrando e uscendo dalle mie due porte del piacere, senza darmi la possibilità di prendere alcun ritmo. Forse per la prima volta si era trovato davanti una donna che non gli lasciava il totale controllo della situazione, ma nonostante ciò si dimostrò un vero stallone da monta. Nonostante mi sbatteva con forza davanti e dietro, non divenne mai realmente violento, se non un po’ quando mi sodomizzò un paio di volte con me carponi che mi masturbavo senza alcun contegno, vogliosa di provare il massimo piacere possibile. Infine quando sentì arrivare l’orgasmo, mi fece inginocchiare per poi mettersi in piedi e schizzarmi il suo seme in faccia, e farmi pulire il suo cazzo a colpi di lingua. Con mio grande stupore, Bartolo si rivestì in silenzio per uscire dalla mia alcova senza dire una parola, lasciandomi nuda sul letto. ...