Mia moglie Laura. Cap. 1 – 6
Data: 31/05/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: lucaxx, Fonte: RaccontiMilu
... in bocca, sul collo.
Cercò debolmente di scostarmi. “Dai… e se passa qualcuno?”“Ma chi vuoi che passi a quest’ora, e poi ho chiuso il box” dissi io.In effetti sarebbe stato molto più imprudente farlo in casa con nostro figlio Luca in giro.La feci sedere sul cofano della macchina e le tirai su la gonna.Le sfilai gli slip mentre mi abbassavo pantaloni e mutande. Avevo già il cazzo duro, la avvicinai a me e con la mano diressi il mio cazzo contro la sua fica, ancora bagnata.La penetrai quasi senza sforzo e cominciai a scoparla.
Lei, all’inizio rigida, si concesse completamente appoggiando le spalle al cofano della macchina e divaricando le gambe avvolte dalle calze nere. Emise dei gridolini di piacere che se qualcuno fosse passato di lì avrebbe certamente sentito.“Sì… sì… cosìì…”, disse come una cantilena.Mi ci vollero pochi colpi e infine proruppi tutta la mia eccitazione nel suo ventre.Non ricordavo una scopata così soddisfacente con mia moglie da anni.
Ci ricomponemmo e senza dire una parola entrammo a casa.Luca non era ancora tornato e mentre Laura andò in bagno a sistemarsi io pensai a quanto era stata bella questa serata e a come avrei potuto convincere mia moglie a rifarne un’altra.Purtroppo, a causa degli accadimenti successivi, ebbi a pentirmi di questi miei desideri.
CAPITOLO 2
Nei giorni seguenti riprendemmo la solita routine: lavoro, faccende domestiche e poco tempo per fare o pensare ad altro.
Il mio lavoro, purtroppo, non andava benissimo e ...
... questo si rifletteva sul mio comportamento a volte ombroso e taciturno.Laura si preoccupava molto di questo e, da moglie premurosa, cercava di fare di tutto per alleggerire la situazione.
Quando mi chiese se c’era qualcosa che poteva fare per me, mi venne in mente la bella serata di qualche giorno prima e le proposi di ripeterla.Come la volta precedente, non disse niente, ma la sera che le avevo chiesto di uscire, la trovai in casa abbigliata come piaceva a me: gonna sopra al ginocchio, stretta, che metteva in risalto le sue forme, una camicetta bianca leggera e scarpe col tacco.
Mi avvicinai a lei e le tirai su la gonna fin sopra il sedere.Laura si lasciò fare.Indossava calze autoreggenti.Questa volta però le sfilai gli slip che aveva.“Fermo… cosa fai…” protestò lei.“Voglio che ti metta questi”, dissi io, tirando fuori da un cassetto una mutandina nera a perizoma che le avevo comprato e che lei aveva sempre rifiutato di mettersi.“Ma mi si vede tutto…”, disse lei.“Dai… mettile”, insistetti.E così Laura, di controvoglia, le indossò.“Mi danno fastidio…”, non mi sento a mio agio, disse una volta che le ebbe indossate.“Dai, stai benissimo”, tagliai corto io uscendo dalla stanza.
Dopo qualche minuto uscì anche lei.“Come sto?”, mi chiese quasi con apprensione.In effetti, ammirando da dietro il fondoschiena di mia moglie, notai che sotto il tessuto leggero della gonna, poteva intravvedersi la forma accennata del perizoma. Ma non glielo feci notare.“Sei perfetta”, dissi ...