Michela e la terrazza
Data: 29/05/2024,
Categorie:
Etero
Autore: AllAboutUs, Fonte: Annunci69
... un po’ salato, un misto tra umori vaginali e salmastro che la rendeva molto animale. Lavorai per bene di lingua cercando spesso il clitoride per poi infilarmi dritto nel suo buco. Tutte le volte che insistevo un po’ più sul clitoride questo si gonfiava e lei aveva un leggero sussulto che avvertivo anche nella sua voce. Avevo paura che per l’imbarazzo decidesse di interrompere quel momento ed allora giocai il tutto per tutto: le sciolsi anche il pareo e lei rimase completamente nuda dalla vita in giù. In quelle condizioni, con la fica all’aria in quella calda serata estiva, si doveva sentire una gran troia.
Mi diressi carponi verso il centro della terrazza, mi ricomposi e mi affacciai anche io. Salutai i ragazzi e mi sporsi verso i tedeschi per vedere se fossero li. Erano attorno al tavolino, poco più indietro, e mi salutarono con piacere. Provai a spiegargli in un inglese stentato il programma della festa del paese e di li a poco anche loro trascinarono le loro sdraio verso il parapetto. Stessa situazione, anche loro salutarono Michela con dei grandi sorrisi e lei ricambiò. Ora eravamo circondati.
Mi allontanai di nuovo e mi diressi verso la tavola. Qualcuno si era acceso una sigaretta e potevo sentire l’aroma nell’aria. Ero in preda ad una eccitazione impressionante e raccolsi quello che mi avrebbe fatto comodo di li a poco. Presi un cucchiaino dal manico tondo di plastica usato per il caffè e la bottiglietta di vetro del ketchup, tappandola con cura. Mi accucciai di ...
... nuovo e mi diressi verso di lei. Ritrovai la mia posizione tra le sue gambe nude e ritornai a controllare con le mani lo stato della sua fica. Era bagnata in modo imbarazzante, stava evidentemente apprezzando la situazione ed era in calore come una cagna. Bastava che qualcuno di loro si fosse alzato, anche solo un momento, dalla sdraio, per godere a pieno di quello spettacolo.
Presi il cucchiaino ed iniziai ad umettarne bene il manico dentro la fica. Quando fu completamente bagnato iniziai a cercare il buco del culo di Michela, le allargai leggermente le natiche, e le infilai bene il cucchiaino dentro, lasciando fuori solo la parte tonda di metallo. La moglie del tedesco le stava dicendo qualcosa d’incomprensibile sulla bontà dei gelati italiani mentre i ragazzi ascoltavano la musica dondolandosi. La scena di mia moglie così indifesa e così a rischio tra occhi indiscreti mi stava facendo impazzire. Provai a toccarmi un po’ il cazzo ma capii che sarei venuto immediatamente e decisi di posticipare questo piacere.
Presi la bottiglia di ketchup e iniziai a pomparle la fica su e giù, con delicatezza. Dopo pochi movimenti lei venne in modo copioso, con dei leggeri fremiti lungo le gambe ed i muscoli che si contraevano leggermente. La pressione della sua fica sulla bottiglia era così forte che facevo fatica ad inserirla completamente. Le mie mani erano inondate dei suoi umori ma continuai a tenere con forza la bottiglia dentro mentre lei non smetteva di venire.
Decisi che ...