Michela e la terrazza
Data: 29/05/2024,
Categorie:
Etero
Autore: AllAboutUs, Fonte: Annunci69
Avevamo deciso di affittare quella casa al mare immediatamente dopo averne visto il terrazzo. In realtà non era grandissimo ma aveva una posizione stupenda ed era costruito in modo da garantire una privacy adeguata dagli inquilini degli appartamenti che confinavano ai lati. Appena usciti dalla grande porta finestra della sala, le pareti del terrazzo in cemento armato erano alte e ben coprenti. Continuavano così, lasciando solo un piccolo spiraglio in alto, fino al lato opposto, dove c’era il parapetto, anch’esso di cemento armato. Lasciavano appena intravedere gli spazi privati dei condomini confinanti regalando una discreta privacy. Da lì si vedevano il porto e le barche ormeggiate nella banchina, mentre sotto, nella piazza principale, la gente passava accaldata. Io e Michela trascorrevamo diverso tempo della nostra vacanza li, a leggere o dormicchiare, soprattutto durante le ore più calde della giornata o nei momenti in cui la spiaggia era più affollata. Ci sentivamo sufficientemente protetti da sguardi indiscreti ma potevamo allo stesso tempo godere di una vista e di una posizione stupenda.
I nostri vicini erano piacevoli e poco invadenti. Una giovane coppia occupava il lato sinistro ed aveva abitudini e ritmi completamente diversi dai nostri. Li sentivamo rientrare tardi la notte quando stavamo già dormendo ed uscivamo di casa la mattina quando loro si dovevano ancora alzare. Sul lato destro, invece, avevamo fatto conoscenza con una famiglia di tedeschi con due figli ...
... piuttosto grandi. Avevamo imparato ad apprezzare la loro quiete e la loro riservatezza, ed il dialogo, anche a causa della difficoltà della lingua, non era andato quasi mai oltre dei cordiali buongiorno e buonasera.
Quella sera decidemmo di cenare a casa, apparecchiando nel terrazzo, perché c’era la festa del patrono e volevamo uscire più tardi per goderci dall’alto lo spettacolo musicale nella piazza sottostante. I nostri vicini dovevano aver avuto la stessa idea e sentivamo i rumori delle stoviglie e le conversazioni che fluivano intorno a noi. L’atmosfera era magica e serena, come solo alcune serate estive sanno regalare. Il caldo nell’aria non dava ancora tregua.
Stavamo ancora finendo di mangiare che le prime note si alzarono nell’aria dal palco sottostante. Michela andò veloce ad affacciarsi al balcone per curiosare, mentre io rimasi a terminare il mio pasto. Iniziai a guardare verso di lei e non potei che pensare che alla soglia dei quaranta era sempre una donna bellissima. La contemplai per qualche secondo in quella posizione cosi sexy, appena piegata in avanti, con il culo che faceva bella mostra di se, solo in parte coperto dal bikini bianco. Ancora non ci eravamo nemmeno fatti una doccia ed il pareo velava a fatica quello spettacolo, rendendola ancora più sexy di quanto già fosse. Le andai vicino con un’erezione abbastanza evidente dal costume. Le misi una mano sul culo ed iniziai a toccarla. “Cosa c’è, cos’hai?” chiese lei guardandomi un po’ stupita. “C’è che ...