1. L'amore di una spia 2/4


    Data: 28/05/2024, Categorie: Sentimentali Autore: RunningRiot, Fonte: EroticiRacconti

    ... mancava di più era proprio quel tipo di sesso lì: liberatorio, senza vincoli, capace di sollevarla per qualche ora dallo stress e dalle preoccupazioni del lavoro. A casa si era fatta un bagno rilassante, toccandosi senza darsi soddisfazione ma constatando quanta voglia avesse di un maschio dentro di sé. Uno qualsiasi purché figo. Anche più di uno. Aveva scelto un thong velato regalatole da Penelope, rinunciando al reggiseno e optando per due copricapezzoli adesivi sotto il vestitino nero. Calze a rete da sdrammatizzare con le sneakers e, a sottolineare il look un po' adolescenziale, eyeliner da skater emo e lipstick scuro. Da quanto non faceva una serata-troia? "Chissà se mi ricordo ancora come si fa la zoccoletta". "E voglio farlo a novanta, in piedi appoggiata da qualche parte, se trovo il tipo giusto gli do anche il culo, glielo chiedo proprio".
    
    Prima della disco era passata in un ristorante vicino casa sua che, proprio perché così vicino, non aveva mai frequentato molto. Non per mangiare ma per sedersi al bancone. Aveva voglia di bere, meglio ancora di farselo offrire. In fin dei conti era appena mezzanotte. "Ci starebbe bene anche un pompino di riscaldamento - si era detta uscendo - anche se dovrò ingoiare per non rovinare il makeup, ma com'è vero Iddio stanotte ingoio".
    
    Proprio lì, dopo aver chiesto uno Xalapa al ragazzo del bar, l'aveva vista. Aveva visto la sua collega che lavorava al banco. E era stato praticamente uno choc. Non uno specchio ma quasi. Alta ...
    ... più o meno come lei, bionda come lei e dello stesso biondo, i capelli raccolti in una coda alta come i suoi. Disinvolta nelle sue movenze, il sorriso ora sereno ora ironico come il suo. Era vestita in giacca-pantaloni-camicetta neri. Esile, non proprio come lei ma esile, anche se si intuiva un seno un po' più grande del suo. Mentre la ragazza era impegnata a parlare con altri clienti, Annalisa aveva adorato i due pendenti di quello che probabilmente era zircone e che richiamavano il colore dei suoi occhi. Si era persa a guardare le ciglia incredibili, le labbra dallo stesso disegno del suo e sottolineate da un leggero tocco di rossetto, le mani con le lunghe dita sottili e le unghie smaltate di rosso. Le aveva immaginate su di sé e aveva avvertito il crampo del desiderio. Pochi secondi dopo, le mutandine erano completamente bagnate. Aveva vuotato di colpo il suo bicchiere e risposto "ci devo pensare" al bartender che, un po' esterrefatto, le domandava se ne volesse un altro. Quando la ragazza si era avvicinata, Annalisa aveva attirato discretamente la sua attenzione e le aveva chiesto "ora cosa mi consiglieresti?". Sia pure impercettibilmente, anche la barista era rimasta colpita dalla reciproca somiglianza. Annalisa se ne era accorta. Avevano iniziato a parlare di cocktail mentre ogni tanto Valentina, questo era il suo nome, serviva altri clienti. Ma ogni volta tornava a parlare con lei. "Quanti anni hai?", "ventisei", "come me". Valentina le aveva offerto un paio di assaggi, ...
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