Cartomanzia -10ma parte – La festa nella villa di Dora
Data: 21/05/2024,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Lesbo
Tradimenti
Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu
... elastico, tirarlo un pochino e, con un colpo di forbice, aprire la strada all’amico: un foro perfettamente centrato sull’ano della donna e della giusta misura per poterla agevolmente sodomizzare. Il giovane considerò il foro, il gesto dell’amico, capì che era un’implicita autorizzazione a procedere e perciò ringrazio Jack con una manata sulla spalla ed un sorriso, prima di impugnare i fianchi della donna e scivolarle dentro il culo, cominciando ad incularla appassionatamente. «Allora, contenta?» La donna annuì e le si lesse il movimento di un sorriso sul viso. «E allora continua a sucare, che il ragazzo sta facendo un bel lavoro!» E lei continuò a succhiare, mentre Vito la inculava, ma tutti affascinati dalle immagini delle varie cam sugli schermi e che Martina manovrava come una brava regista. Dido rifletteva e sorrideva tra sé: era stato un colpo da maestro aver «convinto» Dora a mettere a disposizione la sua villa appartata, in modo da poter offrire la location giusta per la festa dei ragazzi, festa che sarebbe stata un altro passo verso il baratro della totale depravazione quella cretina di Paola, la troia sposata con quel cornuto che era l’amante di questa bottana che lo stava sucando, mentre Vito gli spanava il culo, solo per avere il privilegio di poter vedere, in tempo reale, ciò che accadeva alla villa. Vito aveva fatto un bel lavoro, nel posare tutte le cam telecomandate, che erano in grado di cercare l’inquadratura migliore e zoomare da panoramiche amplissime ...
... fino a poter distinguere ogni singolo pelo in un sopracciglio. Lui se ne stava stravaccato nella sua poltrona, ma vedeva meglio che se fosse stato lì. Per un attimo ragionò sull’opportunità di convocare anche quell’altra troia dell’avvocatessa siciliana, la Dora che si era trasferita in città da anni e che lui aveva convinto a mettere a disposizione villa e gli abbondanti rinfreschi, ma poi considerò che ci sarebbe stata troppa camurrìa, a far arrivare anche quella bottana in quella saletta, col suo sticchio famelico, ma ormai slabbrato. Però doveva ringraziare Paola, che l’aveva incontrata in un negozio e l’aveva convinta a rivolgersi a lui: era un po’ vecchia, ma intimamente bottana come poche e, a parte il prestito della villa, stava ancora pensando a come utilizzarla al meglio. Era anche felicissimo che le pastiglie per la monta lattea, che aveva imposto alla troia di prendere, avessero dato il loro effetto… ed in quella situazione, poi! E quel favoloso imprevisto, la presenza della cozza sadica, infine, che aveva avuto una splendida idea, di mungerle le zizze come a una vacca mentre i ragazzi cominciavano a fottersi la bottana vacca. Adesso doveva solo attendere che il nipote portasse avanti il programma che lui gli aveva suggerito e se ne sarebbero viste delle belle; il ragazzo comunque non era stupido: molti della sua età, sarebbero andati in panico all’imprevisto cambiamento imposto dall’ideona della mungitura, ma lui invece aveva saputo adattarsi ed essere flessibile, ...