1. Cartomanzia -10ma parte – La festa nella villa di Dora


    Data: 21/05/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Lesbo Tradimenti Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... proprio vuoi giocare con le tette di questa vacca, allora modifichiamo un po’ la sua camicia…» Detto ciò, estrasse dalla tasca un paio di forbici, pizzicò il tessuto sopra al capezzolo e lo allontanò un pochino dalla pelle della donna; poi, con un colpo sicuro di forbici, tagliò il tessuto, lasciando un buco vagamente rotondo dal quale uscì tutta l’areola col capezzolo impalato al centro e buona parte del seno di Paola. Poi ripeté la ma manovra dall’altra parte e così la donna si trovò entrambi i capezzoli senza più neanche quella flebile protezione, in balia della sua aguzzina. Paola sentiva il dolore delle sevizie, come la chiara umiliazione provocata da quella torma di ragazzi ingrifati che la maneggiano con gesti non ancora esperti ed a volte non deliberatamente dolorosi, ma non si sottraeva a tutto ciò, perché la situazione tutta le provocava un’inattesa quanto sconfinata eccitazione. Sammy, felice della divertente novità, allungò la mano verso uno dei capezzoli protesi della sua vittima e lo strinse forte tra i polpastrelli di pollice ed indice, con un sorriso cattivo, trionfante. Restò interdetta e sgranò gli occhi, incredula di quanto aveva appena visto; premette di nuovo il capezzolo e stavolta vide nitidamente il piccolo, bianco getto! «Ehi!!! Questa vacca ha il latte, come una mucca vera!!!» Annunciò urlante e radiosa all’universo mondo. Tutti si assieparono per rendersi conto della novità ed i più audaci riuscirono a far uscire qualche goccia, che raccolsero ...
    ... sui polpastrelli e che, dopo un momento di esitazione, assaggiarono perplessi. «No, Fermi! Aspettate! Lasciatela! Ho un’ideona!»Annunciò trionfante la giovane. Gli altri si allontanarono, dubbiosi, ma dopo cinque minuti assistevano, divertiti ed ancora più arrapati, a quello che Sammy-la-cessa aveva architettato: Paola era sul tavolo, messa a quattro zampe e lei, seduta su una seggiola, le era a fianco e le stava mungendo le tette, come ad una vera vacca, raccogliendo il latte in un secchiello da ghiaccio. Alcuni ragazzi assistevano affascinati a quell’insolita scena, ma altri ronzavano attorno al culo proteso della «vacca»(come ormai la chiamavano tutti). Uno, più audace, si era slacciato gli short e si divertiva a strisciare la giovane cappella congestionata nel solco tra le natiche andando dalla vulva all’ano e ritorno, dopo aver fatto pressione sulle reni di Paola per costringerla a far scendere il culo fino all’altezza giusta. Giacomo se ne rese conto e si avvicinò con un sorrisetto quasi padronale, gettando però un’occhiata fugace ed invidiosa sulla dotazione dell’amico, maggiore della sua: «Basha, cosa vorresti fare, col cazzo di fuori???» Il giovane lo guardò, interdetto per un attimo; poi lo sfidò: «Voglio incularmi la vacca! Qualcosa in contrario, Jack????» Lo guardò con un sorriso sornione: «No, per nulla, anzi! Però pensavo: ce la fai a metterglielo tutto dentro, coi leggings addosso???’ Basha restò interdetto un attimo e lui ne approfittò per pizzicare il tessuto ...
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