1. Cartomanzia -10ma parte – La festa nella villa di Dora


    Data: 21/05/2024, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Lesbo Tradimenti Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... di giovani ormoni e tutti si bloccarono, pur sembrando zombie pronti da impadronirsi di una donna viva, come nei film del genere mortiviventi. Giacomo, quando fu sicuro di godere dell’attenzione generale, proseguì con un tono di voce più colloquiale: «Chiariamo subito una cosa: questa troia di mia zia è qui per farci divertire tutti e tutti, quindi, potremo divertirci come vorremo… Però, se non vi dispiace… -gettò uno sguardo di sfida agli amici-… sarò io a decidere cosa e come farà le cose. Fidatevi: ho elaborato un… programma, una scaletta che vi piacerà senz’altro e che lascerà tutti assolutamente soddisfatti… Anche voi due, Marzia e Sammy che già ridacchiate…» Sorrise alle due ragazze e poi a tutto il gruppo, rassicurante. Era entusiasta del programma che continuava a ripassarsi in mente, sperando di non dimenticare nulla di tutto quello che quel tipo -un “grande”, con la voce roca da fumatore- telefonandogli tre giorni prima, gli aveva suggerito di far fare a quella vacca di sua zia. «Prima di tutto, brindiamo a Paolino, il nostro amico, dai!» Giacomo, dopo che tutti avevano capito che «la troia»era lì per merito suo, prese facilmente la regia della festa e tutti, quindi, si affidavano fiduciosi ai suoi -vagamente imperiosi- suggerimenti. Lui si rendeva conto che quella festa era una specie di consacrazione, per lui, anche grazie alla favolosa location che aveva trovato per la festa, invece del pur bell’appartamento cittadino dei genitori di Paolo, che era stato il ...
    ... luogo deputato ai festeggiamenti fino a pochi giorni prima. Sempre con la zia vicina, secondo dettagliate istruzioni impartitele, si avvicinò al frigorifero dov’erano mantenute in fresco diverse bottiglie di spumante, che sistemò rapidamente sul tavolo, mentre gli amici, armati di bicchiere, gli si assiepavano attorno e cominciò a levare la gabbietta metallica e poi il turacciolo a quella contrassegnata da un “casuale” sbaffo di pennarello. Quando sentì che il tappo stava per saltare, si girò di pochissimo, il giusto perché il getto del vino frizzante partisse violentissimo dalla bottiglia, che era stata lungamente agitata appena prima che arrivassero i suoi amici, andando ad inzuppare la leggera camicia bianca che quella troia di sua zia indossava, secondo le sue rigide istruzioni. Inutile dire che il getto freddo fece ancor di più inturgidire i capezzoli, che risaltavano nitidamente, dietro al tessuto inzuppato e scatenando l’entusiasmo dei ragazzi che subito si gettarono sulle bottiglie di spumante, stappandole e che usarono per spruzzarsi tra loro a vicenda, giocosi, ma sopratutto lei, la milf!. I ragazzi erano come ipnotizzati dalla visione delle tette gonfie che si vedevano chiaramente, appena velate dal leggero tessuto inzuppato e sagomato dallo spumante ad aderire perfettamente ai capezzoli eretti, mostrandone nitidamente ogni dettaglio. Qualcuno, più audace, allungò la mano per sfiorarle, ma poi si fermò, esitante, gettando un’occhiata interrogativa a Giacomo che, con un ...
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