1. C’era una volta il West


    Data: 17/05/2024, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Incesti Autore: rococo, Fonte: RaccontiMilu

    ... sospiro profondo di chi tenta di reprimere l’impulso; Rose non può fare a meno di notarlo e sospira anche lei con un certo affanno. Le vengono subito alla mente le mutande dei figli che spesso la mattina ritrova imbrattate di sborra, e pensa subito ai turbamenti notturni di due giovani che avrebbero bisogno di sfogarli con donne vere. Istintivamente passa un braccio intorno alla testa di Jimmy e la stringe a sé, facendola scivolare proprio sulle sue tette prorompenti; e, mentre Jimmy affonda il suo viso nella morbidezza opulenta di quelle tette, lei allunga l’altra mano verso il pacco ingrossato del figlio e lo massaggia insistentemente. Jimmy sospira con gli occhi semichiusi, Rose gli sposta la testa fino ad avvicinare un suo capezzolo turgido alla bocca di lui, il ragazzo si avventa a succhiarlo e quasi ad abbeverarsi, con una foga che fa sobbalzare la madre: “Piano, Jimmy, non coi denti ….. e già, ne sono passati di anni da quando lo facevi con la stessa foga!”. E, mentre Jimmy continua a suggere il capezzolo materno e a palpare voglioso quelle tette voluminose, Rose gli sbottona la patta, tira fuori quell’uccellone rampante e lo masturba con dolcezza, fino a farlo schizzare potentemente nella sua mano. Poi, con fare carezzevole gli sussurra: “Vedi, tesoro, hai bisogno di trovarti una donna, la tua donna, quella che deve darti i tuoi figli, e a me i miei nipoti!”
    
    Jimmy è confuso, quasi non si rende conto di ciò che è avvenuto all’improvviso, arrossisce, è visibilmente ...
    ... imbarazzato, farfuglia delle scuse: “Perdonami, mà, io non volevo …..”. Rose gli sorride, gli dà un bacio sulla fronte e lo rassicura: “Tranquillo Jimmy …. sono stata io a lasciarmi andare …. ma è stato bello ….. su, torniamo al lavoro!” A fine giornata sono entrambi molto stanchi. Rientrati in casa, si sincerano sulle condizioni di Sam, consumano in silenzio una rapida cena e vanno a letto.
    
    Ma quel che è accaduto sui campi non è qualcosa che può essere rimosso così facilmente. Entrambi non riescono a prendere sonno. Jimmy è ancora molto turbato, sente di aver violato un tabù, ma gli sembra di essersi affacciato alla porta del paradiso. Anche Rose ancora non si spiega come sia stata capace di accedere ad una così ardita intimità col suo figlio maggiore, ma al tempo stesso ha avvertito netto il risveglio di quella femminilità che aveva sepolto insieme col corpo esanime del marito cinque settimane prima. Jimmy non era solo il figliolo che si era attaccato al suo seno come nei suoi primi anni di vita; era anche quel maschio aitante e quel bel cazzo scalpitante che aveva impugnato con voluttà e portato ad una emulsione trionfale.
    
    Jimmy si rigira smanioso infinite volte nel suo letto, poi si alza e, dopo aver dato uno sguardo al fratello malato che dorme nel letto accanto, si avvia a piedi nudi verso la stanza della madre. Anche Rose è sveglia, in preda a turbamenti speculari, anche se, quando la figura di Jimmy si staglia nella penombra sulla porta della sua camera, fa finta ...
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