Mary -4- le sorprese - la seconda-
Data: 17/05/2024,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Marilena C., Fonte: EroticiRacconti
Era ormai una settimana che il mio cell non riceveva chiamate o messaggi, o meglio, non da parte di chi mi aspettavo, da quei numeri che accendevano in me l'adrenalina. Alimentata dalla paura o ancora di più dal terrore di essere ancora coinvolta nei turpi desideri di uomini che si sfogavano servendosi di me.
Il mio essere donna, femmina che con gli iniziali tentativi di opporsi all'abuso non faceva altro, invece, che alimentare il loro desiderio, eccitati all'inverosimile, decisi più che mai a sfogarsi tra le carni femminili calde e avvolgenti che se ben stimolate cedono al piacere intenso concedendosi totalmente.
Una pazzia: salire in auto e raggiungere Piero in ufficio? Pensare di organizzare l'occasione anche con una bugia a mio marito? Ero arrivata a tal punto? Temevo me stessa.
Perché ne lui ne Nicholas si facevano vivi? Non gli ero piaciuta? Eppure mentre mi scopavano, mi prendevano, godevano del mio calore di femmina eccitata come non mai, mi era parso l'esatto contrario. Allora perché?
Cosa avrei potuto dire a mio marito? Cosa inventare?
Potevo dirgli che al Convegno sul turismo, mentre andavamo a pranzo avevo incontrato un'amica, per esempio Paola, che poi aveva preso la strada della consacrazione come suora e di cui gli avevo parlato. In effetti dopo il primo anno in cui ero andata a trovarla nella Casa Madre del suo ordine, dopo che l'avevano trasferita non avevamo avuto più contatti: Succede! Rivedendoci avevamo deciso di passare una giornata ...
... insieme prima che lei ripartisse....!
Oppure inventare qualche altra storia..... ho sempre avuto fantasia. Poi.... noi donne.... Figuriamoci!
Ovviamente la paura di tutto questo era tanta, ma in certi momenti il desiderio non lasciava spazio a nient'altro e non si placava neanche dopo aver fatti l'amore con il mio dolcissimo lui, al quale ho anche proposto un giochino erotico in cui lui mi costringeva. Ci ha provato ma non è proprio nelle sue corde. Non gli appartiene. Ribellandomi gli ho fatto anche male. Completamente diverso dagli altri due che mi hanno usata come e quando hanno voluto.
Non era una decisione da prendere d'impulso:
-Marilena, pensaci bene! Rifletti su cosa stai per fare-.
Questo era il mantra che ripetevo a me stessa, ma il desiderio si faceva sempre più pressanti, la pelle, le carni entravano senza bussare costringendomi ad anteporre le loro esigenze a tutto il resto. I litigi con mio marito erano più frequenti, nel pensiero gli chiedevo di aiutarmi, ma assolutamente nella realtà, non facevo a lui il minimo accenno a quello che stavo vivendo.
La paura che si venisse a sapere in giro della mia vera natura di donna, di femmina non così difficile da conquistare, da possedere, con cui soddisfarsi dopo aver vinto senza grossissime difficoltà, i miei iniziali tentativi di difesa, che mani sapienti, sapendo dove e come toccarmi, annullavano presto. La mia natura di femmina che si concede totalmente dall'attimo in cui inizio a godere dei piaceri che ...