Voleva le corna.
Data: 16/05/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: pennabianca, Fonte: Annunci69
... mani toccano ogni centimetro del mio corpo, mi stringono i seni, li strizzano, li succhiano a vicenda. Poi il vecchio m'infila il suo nodoso randello in bocca, mentre l'altro si è disteso davanti a me e mi sta leccando davvero bene. Ben presto sento che si stupiscono di come lo succhio bene.
«Come succhia. Che bocchinara. Dai bella, che poi ti apro tutta! Così, che bello, si fino in fondo alla gola.»
Quelle parole mi eccitano da morire. Sento montare il primo orgasmo, intanto l'altro mi ha infilato tre dita dentro, mi ravana la patata facendomi sbrodolare tutta.
«Accidenti sei un lago! È già tutta bagnata.»
Il vecchio si sposta, mi solleva le gambe fin sopra le sue spalle, poi di colpo mi pianta dentro quella trave di durissima carne bruciante. Godo e urlo dal piacere.
«È Stupendo. Mi fai godere subito.»
Non ho il tempo di aggiungere altro. Il giovane mi pianta in gola il suo cazzo che sarà anche più fino, ma è senza dubbio più lungo. Mi scopa la bocca, tenendomi la testa ferma fra le mani. Sento l'altro sfondarmi la fica. Mi fa morire quando lo affonda tutto dentro. Godo, urlo, perdendo la cognizione del tempo, e di quanto piacere sto provando. Guardo mio marito che si sta segando di lato in silenzio, estasiato da quello che vede. Poi cambiano posizione. Il vecchio si distende sotto e m'impala su di lui. Lo sento arrivare fin dentro il ventre. Da tempo, non mi sentivo riempire la fica così. Ricomincia a scoparmi dal basso, ha inarcato le gambe, mi spinge ...
... verso l'alto con poderosi colpi di bacino, per poi lasciare che io ricada su di lui sfondandomi la fica da sola. Impazzisco da quanto godo. L'altro intanto, si sta prendendo cura del mio culo, lo esplora con un dito, ne bagna un altro, poi anche un terzo.
«Accidenti! È spanata anche di culo! Dai che la voglio scopare anch'io.»
Si posiziona dietro, mi infila di colpo il suo lungo cazzo, molto lentamente dentro. Mi sento aprire in due. Urlo un misto di dolore e piacere, che mi fanno sbroccare anche l'anima. Godo. Si divertono a farmi impazzire, poi di colpo quasi in sincrono, escono e mi presentano i loro cazzi davanti alla bocca, schizzandomi in faccia, tutta la sborra che hanno dentro. Sento la sborra colpire il mio viso come frustate di fuoco, mi cola fin sopra le tette. Loro appena finito, prendono le loro cose e se ne vanno. Resto seduta con le spalle e il capo, appoggiato alla roccia, sono sfinita dal piacere provato. Gianni si avvicina, ha il viso estasiato, e la mano piena della sua sborra, credo che sia venuto almeno tre volte. Lo guardo, prendo la mano e la porto alla mia bocca. La lecco, assaporo anche il suo seme, ha buon sapore che mi è sempre piaciuto. Mi bacia.
«Grazie amore, sei stata meravigliosa.»
Nei quindici giorni trascorsi ha continuato a scopare con tutti quelli che le sono capitati a tiro, ha preso più cazzi che sole. Da quel periodo in poi, ha continuato a cornificarmi sempre, sia con me presente, che a da sola. Volevo le corna e lei mi ha ...