1. Schiavo del seme (1* parte): il rito


    Data: 15/05/2024, Categorie: Trans Autore: Ermesincuriosito, Fonte: Annunci69

    La palestra che frequento è una palestra piccola, una di quelle vecchio stampo, dove non ti iscrivi per caso e ci si conosce tutti. Orari non comodissimi, chiusa il weekend ma la retta è quasi irrisoria ed il personale che ci lavora è davvero davvero molto preparato.
    
    Sono anni che la frequento ed con gli storici iscritti c'è una bellissima amicizia. Tra noi "storici" c'è anche Paola.
    
    Paola viene dal Brasile ma è in Italia da tantissimo tempo. Lavora come personal trainer part-time nella palestra , adora il fitness, forse un po' troppo. Paola, esteticamente, è una ragazza discreta: i lineamenti del viso sono anche stuzzicanti, un po' androgini, il naso leggermente a patatina, la sua pelle scura le dona un bellissimo fascino esotico. Ma la cosa che non mi fa impazzire di lei è il fisico, davvero troppo muscoloso, troppo mascolino per una "donna". Paola è anche una transgender. Quando lo scoprì la prima volta ne rimasi un po' sorpreso, ma non troppo in fin dei conti. E questo giustificava, oltre ai lineamenti androgini, il fatto che non la vedevo mai indossare i classici leggings sportivi, ma sempre pantaloni larghi e poco fascianti.
    
    Con tutti c'è un bellissimo rapporto, soprattutto con Paola, che è una ragazza davvero squisita e simpatica. Si scherza di tutto, senza tabù, senza pensieri. Passare il tempo con lei è sempre piacevole, e poi da sempre ho avuto come la sensazione che fosse circondata da un'aura mistica, una sorta di gitana da fiaba della Disney.
    
    Visto ...
    ... che la palestra è chiusa nel weekend, tantissime volte di sabato ci alleniamo insieme, a volte al parco, a volte a casa sua, dove ha allestito una piccola palestrina personale.
    
    Come tanti degli innumerevoli sabato, ero da Paola per allenarsi un po'insieme. Preparavo il materassino, il cellulare con la musica e la bottiglia d'acqua, mentre sentì Paola rientrare nella sua "palestra" domestica. Mi stendo preparandomi a fare gli addominali, chiudo un secondo gli occhi, faccio un bel respiro pronto ad iniziare. Sento Paola farsi molto vicina, come se fosse in piedi davanti a me. Riapro gli occhi.
    
    Il sangue mi si gelò in corpo.
    
    Paola era in piedi a gambe larghe su di me, completamente nuda, le mani arrogantemente poggiate sui suoi fianchi, il suo pesante uccello che penzolava tra le gambe.
    
    Faccio per tirarmi su, ma non volendo avvicinarmi al suo arnese, indietreggio col culo e mi ritrovo in posizione seduta, schiena al muro.
    
    Paola incurante avanza.
    
    "Paola ma che cazzo fai?" chiedo sorpreso e allibito. "Rivestiti, non fare la cogliona" le dissi indicando il suo cazzo oscenamente libero davanti a me.
    
    Paola non rispose subito ma continuò ad avvicinarsi a me, al mio viso. Il suo uccello era a pochi centimetri dalla mia faccia.
    
    Per la prima volta mi ritrovai faccia a faccia con un cazzo diverso dal mio.
    
    Per la prima volta mi ritrovai a guardare quale fosse l'aspetto di un vero cazzo.
    
    Nella tentato di allontanarmi non avevo avuto modo di osservare il suo ...
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