Alessia... l'amica di elena
Data: 14/05/2024,
Categorie:
Tradimenti
Autore: papiporcello, Fonte: Annunci69
... Alessia, che colta da un pizzico di gelosia mi aveva ricordato che in quella casa ero per giocare con lei e non con la mamma. Aveva ragione, intanto andò a richiudere la porta ma questa volta con la chiave e raggiungendomi al centro della stanza, mi stava sbottonando il pantalone. Voleva vedere dal vivo ciò che la mattina aveva sbirciato in foto, era molto lenta nei suoi movimenti, con il palmo della mano accarezzava delicatamente la mia erezione ancora dentro lo slip ma che sentiva benissimo al tatto della sua mano. Mi chiese di fare silenzio e di non emettere suoni, voleva solo che mi godessi la sua bocca da abile pompinara quale era la sua nomea a scuola. Tara i banchi la chiamavano la bevitrice, a lei non è mai dispiaciuto mandare giù nella stomaco un bel pò di sperma. Scopri il mio cazzo e mi fece un complimento sulla grossa misura, io le ricordai che era dovuta forse ai tanti anni che avevo in più a lei. Dal basso verso l'alto mi guardò maliziosamente negl'occhi dicendomi di essere abituata a quelli con l'età del padre. Mi stava facendo morire, quell'attesa mi sembrava interminabile, desideravo follemente che lo prendesse in bocca. Scoprì il mio glande e come fece elena qualche giorno prima, lo baciò con devozione, ed io ero sempre lì aspettando eccitato il contatto con la sua lingua. Aggiunse ancora qualche parolina poi lo portò dentro la sua calda bocca. Con aria da maturo volevo comandare io questa volta piuttosto che lei, la sua amichetta nelle ultime scopate ...
... decideva tutto da sola e ora invece desideravo essere io a condurre il pompino. Alessia sotto mi appariva invitante, la felpa era aperta ed aveva scoperto le sue grandi tette, forse avrei dovuto scoparle ma adesso mi interessava solo riempirle la bocca della mia crema bianca. Portai le mani dietro la sua testa, feci prima qualche carezza ai suoi capelli neri poi con un lento movimento di bacino le feci capire di volerla scopare proprio lì mentre lei mi succhiava. Era brava e ci sapeva fare, mandava giù per la gola tutta la mia lunghezza e senza tossire e nemmeno sbavare. Sottovoce iniziai a sussurrare frasi senza senso come a voler far uscire fuori quello che il mio cervello stava pensando di quella gran troietta. Presi dalla foga non ci accorgemmo della madre fuori la porta della sua cameretta che trovandola chiusa iniziò a bussare, mi venne un attimo un pò di panico, ebbi paura di essere stato quasi scoperto, invece Alessia per un attimo ebbe la fermezza di staccarsi dal mio cazzo e con la vocina da bimba avvertì la mamma che avrebbe portato lei le tazzine in cucina. La signora andò via dicendo di aver capito, questa cosa mi sorprese come se sapesse già quello che stava accadendo dentro. Rivolsi nuovamente lo sguardo verso quella troietta in calore che adesso invece del pompino mi stava dedicando una dolce leccata di palle, per avere solo diciotto anni si stava rilevando una gran professionista. Quando stavo per venire le feci un piccolo cenno, il momento della mia goduria si ...